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Il simbolico scambio della fascia blu, della campanella impiegata durante le sedute del Consiglio e delle chiavi di Palazzo Aldobrandeschi hanno sancito il passaggio di consegne tra il presidente uscente della Provincia, Leonardo Marras, e il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, eletto ieri alla guida della nuova Provincia dei Comuni.
“Stamani mi sono emozionato a ripercorrere per l’ultima volta la strada che mi ha portato per cinque anni nel palazzo della Provincia – ha dichiarato un commosso Leonardo Marras –, ma d’altronde gli avvicendamenti istituzionali sono naturali in politica”.
Marras ha poi analizzato il voto che ha portato all’elezione di Bonifazi: “Il sindaco di Grosseto ha ricevuto consensi anche da componenti di liste diverse dalla sua – ha spiegato –: si tratta di un bell’attestato di stima che dimostra come il mondo politico apprezzi il lavoro che Bonifazi sta svolgendo come primo cittadino del capoluogo maremmano”.
“Il nuovo Consiglio provinciale – ha continuato il presidente uscente – sarà composto da sei sindaci del territorio, oltre a Bonifazi, due ex assessori provinciali e due ex consiglieri provinciali. Si tratta di una squadra molto esperta, che saprà prendere il volante della nuova Provincia con dimestichezza per guidarla in questo nuovo assetto istituzionale. A breve Bonifazi riceverà un rapporto dettagliato sullo stato di salute dell’Ente e sono sicuro che sia l’assemblea dei sindaci che il Consiglio stesso sapranno supportarlo nel suo impegnativo mandato”.
Marras, infine, ha tracciato un rapido bilancio della sua esperienza a Palazzo Aldobrandeschi: “Anche se lascio un pezzo di cuore in Provincia, almeno una cosa ho deciso di portarla via – ha concluso -: un quadro di Lucio Parigi che ritrae un tramonto della mia Maremma”.
“Dobbiamo affrontare con unità d’intenti questa riforma istituzionale – ha dichiarato il nuovo presidente della Provincia – ed è necessario stabilire un forte legame con i Comuni perché da ora in poi la Provincia appartiene ancora di più a loro. Questo Ente dovrà essere capace di mantenere quel ruolo fondamentale che ha sempre avuto nel nostro vasto territorio e, a questo proposito, sarà molto importante il confronto con la Regione sulle competenze che ci verranno assegnate. La Regione dovrà continuare a svolgere la sua funzione legislativa, ma non potrà diventare un gestore”.
“Dobbiamo essere capaci di soddisfare le esigenze di un territorio vasto – ha continuato Bonifazi – e, per raggiungere questo scopo, è importante anche il lavoro svolto dal personale della Provincia, vera e propria risorsa dell’Ente. Sono sicuro che ci siano tutte le condizioni per valorizzare la Provincia, ma è indispensabile l’impegno di tutti”.
Bonifazi ha riservato un’ultima battuta per analizzare il voto che ha sancito la sua nomina: “Ho ricevuto consensi anche da esponenti di altre liste e, quindi – ha sottolineato –, a maggior ragione sarò il presidente di tutti e instaurerò una collaborazione costruttiva con la minoranza in Consiglio per il bene della Maremma”
Il nuovo Consiglio provinciale
L’ufficio elettorale ha poi ratificato i nomi dei nuovi 10 consiglieri: risultano eletti per il Partito Democratico (che ha ottenuto il 59%), Daniela Piandelaghi, Elisabetta Iacomelli, Marco Galli, Giancarlo Farnetani, Federico Balocchi, Andrea Benini e Pietro Migliaccio. Per il Centro destra per la Maremma (che ha ottenuto il 32%): Enzo Turbanti, Ezio Puggelli e Arturo Cerulli. La lista Sinistra grossetana ha ottenuto l’8% dei voti, ma nessun consigliere.
I votanti
Di seguito la percentuale definitiva dei votanti suddivisa per Comune: Arcidosso 100%, Campagnatico 57,14%, Capalbio 92,31%, Castel del Piano 84,62%, Castell’Azzara 100%, Castiglione della Pescaia 100%, Cinigiano 90.91%, Civitella Paganico 100%, Follonica 82,35%, Gavorrano 100%; Grosseto 93,94%, Isola del Giglio 45,45%, Magliano in Toscana 92,31%, Manciano 100%, Massa Marittima 76,92%, Monte Argentario 100%, Monterotondo Marittimo 54,55%, Montieri 72,73%, Orbetello 94,12%, Pitigliano 87,50%, Roccalbegna 50,00%, Roccastrada 92,31%, Santa Fiora 72,73%, Scansano 61,54%, Scarlino 76,92%, Seggiano 63,64%, Semproniano 85,71%, Sorano 69,23%.