Conclusa la vicenda del porto di destinazione del relitto della Costa Concordia, che per volontà del Consiglio dei Ministri verrà spostata a Genova e non a Piombino, come invece era stato richiesto a gran voce dalle istituzioni locali, il presidente della Provincia, Leonardo Marras e il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli, scrivono una lettera a Matteo Renzi per invitarlo a visitare di persona Isola del Giglio.
Il presidente della Provincia e il sindaco vogliono mantenere alta l’attenzione del Governo sulla piccola comunità, che ha vissuto mesi intensi e difficili dalla notte del naufragio ad oggi. La visita del presidente del Consiglio dei Ministri, che è senza dubbio una delle più alte cariche dello Stato, sarebbe anche l’occasione per sottolineare il grande valore della solidarietà e dell’accoglienza che hanno dimostrato di avere tutti i gigliesi. Nelle ore immediatamente successive al naufragio, infatti, molte famiglie hanno messo a disposizione tutto quello che avevano, aprendo case e negozi per accogliere i passeggeri della Costa Concordia, dare cibo, medicine e coperte e condividere con loro paure e sofferenze.
“Carissimo Presidente – scrivono Leonardo Marras e Sergio Ortelli nella lettera inviata a Matteo Renzi -il Governo, da Lei rappresentato, si è espresso in via definitiva sulla questione del porto di destinazione nel quale verrà portato il relitto della nave Costa Concordia.
A breve questa vicenda volgerà finalmente al termine. Per la nostra isola, che rimarrà profondamente segnata dagli avvenimenti di quella notte, sono stati trenta mesi difficili che ne hanno condizionato fortemente la tenuta sociale ed economica”.
“Per questo – continuano Marras e Ortelli – ci permettiamo di invitarla nei prossimi giorni affinché voglia onorarci della Sua presenza. Sarebbe un’occasione per presentarLe una comunità che ancora oggi dimostra di rappresentare il vero popolo italiano non solo nel momento del bisogno ma anche quando si tratta di guardare la difficoltà sotto il grande valore della solidarietà e dell’accoglienza, proprio come i gigliesi dimostrarono quella notte e nei mesi successivi e che per questo oggi possono fregiarsi dell’onore della Medaglia d’oro al merito civile.
Con profonda stima e riconoscenza”.