Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, ha spiegato nel dettaglio la situazione di alcuni beni pubblici e privati presenti nel territorio comunale.
Ex Garibaldi
“Negli anni passati non è andata in porto l’idea di farci costruire abitazioni sociali dall’allora Ater. – ha spiegato il sindaco – Quella struttura è una vergogna ma non da ora, perché 30 anni fa già crollavano delle parti e 10 anni fa era già meta di senzatetto. Anche oggi si ipotizza di realizzare case popolari con dei fondi regionali, ma la somma resta consistente. Si attendono notizie dalla Regione Toscana.
Si tratta di un antico orfanotrofio sul quale c’è anche un vincolo della Soprintendenza, oltre che una destinazione sociale e culturale o per edilizia pubblica, prevista dal Regolamento urbanistico. Una parte potrebbe anche essere adibita a centro di accoglienza per persone in difficoltà e potremmo inserire la cosa nel progetto complessivo di riqualificazione di piazza della Stazione.
Pertanto, insieme all’Epg, abbiamo presentato un progetto alla Regione Toscana“
Terme di Roselle
“Nel 2000, l’allora Amministrazione comunale mise in piedi un progetto da 35 milioni di euro su un’area degradata da decenni. – ha dichiarato Bonifazi – Definì una convenzione con una società affidataria dal 2001 e concessionaria di tutto dal 2002 e dal 2004 (con ampliamento della convenzione e un costo salito a 70 milioni di euro) per 60 anni. Dopo i lunghi rimpalli, nel 2008, si aprì il contenzioso tra Comune e Società che chiese 11,5 milioni di euro di danni per inadempienza contrattuale . Tuttavia il lodo arbitrale del marzo 2011 non ha imputato all’Amministrazione nessuna responsabilità contrattuale e quindi è stato deciso il rimborso dei 441mila euro per le spese effettivamente sostenute dalla società in seguito alla convenzione. Questo anche considerando che la stessa Società non ha mai presentato nemmeno il progetto definitivo. La società Thermae Roselle ha fatto ricorso contro il lodo, di conseguenza anche il Comune ha fatto appello incidentale e quindi tutto è ancora sospeso. Questa battaglia giudiziaria ha una durata indipendente dalla volontà dell’attuale Amministrazione, che non intende pagare milioni e milioni di euro dei cittadini per danni presunti ad una società che non ha mai fatto un progetto definitivo. Proprio il 28 marzo scorso c’è stata l’ennesima udienza e la prossima è prevista a dicembre. Successivamente ci sarà la sentenza”.
“Nonostante tutto questo, – ha proseguito il sindaco – dopo una lunga e articolata trattativa condotta insieme all’Ufficio Lavori Pubblici e la fine praticamente di tutti i Piuss toscani, dai quali il Comune ha ‘salvato’ molte opere pubbliche realizzate (ciclabile, asilo via Mozambico), la Regione ha accettato di prendere in considerazione quell’area per farci il Centro di Documentazione degli Etruschi. Il 17 dicembre scorso, la Giunta regionale ha dichiarato che il progetto del ‘Centro nazionale di documentazione degli Etruschi’ è da ritenersi strategico nel quadro delle politiche culturali e turistiche e, come confermato dal Presidente della Giunta regionale e dall’Assessore Scaletti nel novembre scorso, se ne prevede la sua realizzazione in base ad una progettazione condivisa dalla Regione Toscana e dall’Amministrazione comunale di Grosseto. Il sito in cui il Centro verrà realizzato è quello dell’attuale vecchia struttura mai terminata e realizzata nella metà degli anni ‘70. La Regione inoltre ha precisato che le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del nuovo Centro di documentazione degli Etruschi saranno reperite nell’ambito del Piano della Cultura 2012-2015. Sempre la Regione ha quindi deciso di affidare l’incarico ad alcuni professionisti“.
Colonie di Marina di Grosseto
“C’è solo una colonia pubblica a Grosseto in cui è presente e resterà una scuola media, ed è quella di San Rocco. – ha precisato il sindaco – Si tratta di una struttura a 2 piani di 7mila metri cubi in un’area recintata di oltre 18mila metri quadri. Realizzata negli anni ’50, ha cessato la propria funzione alla fine degli anni ’70, successivamente ospitando anche una scuola. Con l’occasione garantita dall’arrivo dei Mondiali di vela, ospiterà adesso il centro federale di quella disciplina sportiva con un impegno comunale di circa 200mila euro. I cantieri sono in corso e i lavori termineranno a maggio prossimo”.
“Le altre colonie sono private. – ha spiegato Bonifazi – Villa Gaia è recentemente diventata un albergo, la Bodoni e la Saragat, insieme a quella comunale, erano anche entrate a far parte nel 2006 di una convenzione tra privati e Comune per farne alberghi. Ma in questo contesto andò ad inserirsi la nota polemica su Rta e Cav, sulla loro possibilità di vendita frazionata e sul rispetto della loro destinazione turistico-ricettiva che vide il Comune, nel 2008, stabilire una direttiva in cui si precisava di subordinare l’abitabilità all’accatastamento della unità immobiliari o porzione di essa in categoria D, nonché alla sottoscrizione di un atto d’obbligo unilaterale per la costituzione di un vincolo permanente alla destinazione d’uso di residenze turistico alberghiere; atto d’obbligo,da ultimo modificato con una determinazione dirigenziale del novembre del 2008, contenente il divieto assoluto di frazionamento.
Ma i privati, che sono anche quelli della Rotonda di Marina, nonostante l’Amministrazione abbia più volte sollecitato a portare avanti gli impegni assunti non hanno fatto interventi. Gli alberghi non sono stati realizzati e l’Amministrazione comunale, almeno per la sua colonia, si è mossa autonomamente. La realtà è che l’unica colonia in cui si poteva fare qualcosa, quella comunale, ha i cantieri aperti. Per quelle private ci vogliono centinaia di migliaia di euro solo per la messa in sicurezza ma a pagarli non possono essere i cittadini che non ne sono proprietari“
Ex ospedale di via Saffi
“Si è costituito un gruppo di lavoro, formato da assessori e dirigenti, che sta lavorando alla fattibilità della sede unica del Comune. – ha dichiarato Emilio Bonifazi – I fondi verranno necessariamente dalla vendita di altri edifici o aree comunali (edificio di via Tito Speri, palazzo in piazza della Palma, edifici in Via Sonnino, i lotti del Foro Boario ed altri ancora), ma il mercato immobiliare stenta. Soldi dal bilancio non sono ipotizzabili come anche privati che, in questo momento, potrebbero comprare quell’area per farci delle case. Inoltre l’area è vincolata dalla Soprintendenza e ha una destinazione pubblica“.
Ex biblioteca Chelliana in via Mazzini
“Dopo aver pagato oltre 100mila euro di consulenze (si era partiti con poche migliaia di euro) ad un architetto grossetano, così come da onorario previsto dall’Ordine professionale quale legittimo compenso del lavoro svolto in tanti anni, – ha spiegato il sindaco – è stato dimostrato che al progetto di riapertura della Chelliana in via Mazzini mancavano alcuni pezzi importanti; pezzi che portavano la somma per farvi fronte a 4 milioni di euro dai 2,2 milioni originari. Il tutto per mettere 100mila libri in 2mila metri quadri calpestabili, quando invece ne servirebbero altri in più.
L’attuale Amministrazione aveva recentemente anche proposto Palazzo Mensini come sede del Centro di Documentazione degli Etruschi ma, caduto il Piuss che imponeva la scelta di aree o strutture nel cuore del tessuto urbano, ha potuto decidere liberamente e quindi di puntare sull’area più naturale dove ospitare una struttura culturale di riferimento nazionale che studi e promuova la storia etrusca: Roselle.
Sul palazzo di via Mazzini il Comune ha richiesto a Regione, Stato e Comunità europea fonti straordinarie di finanziamento per riuscire a ridare a quella struttura una funzione centrale e culturalmente importante”.
Mura medicee
“Il Cassero è oggettivamente rinato, grazie a 200mila euro di un investimento ancora in corso, – ha affermato Emilio Bonifazi – con la moderna e pratica scala di accesso e la riattivazione del saliscale che ne consente ormai la più completa fruibilità. E poi il nuovo palco, l’illuminazione, la riqualificazione generale, cancelli e, infine, tante altre cose che sono in arrivo. E soprattutto è stato ravvivato di iniziative come la ‘Città Visibile’, la rassegna cinematografica estiva all’aperto, il ‘Premio Basi’, la recente ‘Mostra su Anna Frank’ e i nuovi appuntamenti e la riconferma dei vecchi per la prossima stagione estiva. A breve verrà inoltre effettuato il bando pubblico per realizzare una caffetteria nelle casette cinquecentesche”.
“Stanno per partire gli interventi al Bastione Maiano. – ha continuato il sindaco – L’Amministrazione è riuscita a recuperare delle risorse economiche e a mettere in piedi una serie di interventi di messa in sicurezza e riqualificazione che consentiranno di recuperare molti dei danni fatti nel passato e di rendere l’area bella e fruibile grazie a 300mila euro recuperati da un residuo di mutuo della Cassa depositi e prestiti. E proprio nei giorni scorsi la Giunta ha approvato una delibera che supera nuovi ostacoli che si erano posti su questo percorso, e anche su quello della riqualificazione di Piazza della Stazione.
L’Eden è stato riaffidato e contribuirà anch’esso alla riqualificazione delle Mura con un’attività incentrata nella promozione sociale e del territorio, con particolare attenzione ai giovani ma senza perdere la tradizione di tante iniziative per gli anziani.”
Ex Clarisse
“L’obiettivo è chiaro ed è quello di realizzare in questa struttura la Pinacoteca. Con pochi investimenti stiamo cercando di aprire anche in breve tempo e già ci sarebbe un patrimonio artistico significativo da ospitare, grazie alle oltre 450 opere di cui il Comune già dispone. Sarà un intervento che verrà realizzato per stralci, vista la scarsità crescente di fondi” ha spiegato il sindaco.
Ex cinema Marraccini
“La struttura è privata e il Comune può intervenire con ordinanza solo in casi limite, di vera emergenza. E, in questo caso, lo ha già fatto nel 2010 per il ripristino e la messa in sicurezza di alcune parti e con l’obbligo di posizionamento delle transenne. – ha dichiarato Emilio Bonifazi – Un’ altra ordinanza è stata emessa quest’anno su una rottura delle fognature. Probabilmente si dovrà intervenire nuovamente ma sempre consapevoli delle norme di legge e del rischio di ricorsi che, quando persi, pesano sulle tasche dei cittadini. Impossibile imporre la ristrutturazione completa. Se non ci sono rischi effettivi per la sicurezza è complicata anche l’ordinanza per far riqualificare la facciata del palazzo che ospita la farmacia Severi in piazza Dante e quella del palazzo in Corso Carducci 23. Si tratta di interventi che si stanno per concretizzare perché si ritiene che le condizioni di quelle facciate non siano decorose e che una caduta di materiali si sia già verificata e continui ad essere presente”.
Pavimentazione del parcheggio degli Arcieri
“Il costo di un eventuale intervento risolutivo è altissimo per rimuovere una superficie fin dall’inizio dimostratasi non adeguata. – ha spiegato il sindaco – Oggi ci possono essere solamente interventi correttivi e limitati. Anche l’idea di ridestinare l’area alle manifestazioni equestri ha visto già da tempo l’Amministrazione comunale impegnata, progettando sin dal 2010 l’ipotesi di un centro permanente. Le crescenti difficoltà finanziarie impediscono però di arrivare alla soluzione definitiva e quel parcheggio rappresenta ancora un punto di riferimento importante per tutti i cittadini“.
Rotonda di Marina di Grosseto
“Si tratta di una struttura privata – ha spiegato il sindaco -. Anche in questo caso il Comune è intervenuto, tanto nel 2010 quanto nel 2012, con delle ordinanze per il ripristino delle minime condizioni di sicurezza, ad esempio per far posizionare transenne più alte. Altri interventi potrebbero essere possibili, ma non è consentito imporre una ristrutturazione complessiva“.
Illuminazione a Principina a Mare
“Nel 2011, l’assessorato ai Lavori Pubblici ha chiesto un preventivo a Investia che ha quantificato un investimento necessario di circa 1 milione di euro. – ha dichiarato Emilio Bonifazi – L’Amministrazione nel suo piano triennale aveva previsto 200mila euro iniziali per il primo stralcio, ma è rimasto sulla carta. Qualche intervento è stato fatto su viale Tirreno, ma non è stato sufficiente. Poiché è in programma uno sforzo complessivo su tutto il nostro litorale, gli uffici stanno pianificando interventi che verranno proporzionati rispetto al prossimo Bilancio preventivo“.