Stamani, nel corso del Consiglio provinciale, è stato approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2012 della Provincia di Grosseto, che ammonta a 114 milioni di euro. Un bilancio redatto in un contesto di grande incertezza e di continui tagli, che rispetta con fatica il patto di stabilità e vede drasticamente ridotta la capacità di intervento dell’Ente.
Rispetto alla previsione assestata 2011, che era pari a 126 milioni e 254 mila euro, il bilancio di previsione 2012 registra un segno meno di 12 milioni e 211 mila euro. A pesare sono la riduzione delle entrate da trasferimenti per le spese correnti, che passano dai 37 milioni e 616 mila euro del 2011 a 36 milioni e 870 mila euro nel 2012 (-746 mila euro); le entrate extratributarie, da 15 milioni e 272 mila euro a 7 milioni e 441 mila euro (-7 milioni e 831 mila); i trasferimenti da Stato e Regione per investimenti scendono da 24 milioni a 17 milioni di euro (-7 milioni di euro).
“Il bilancio di previsione 2012 – spiega Federico Balocchi, assessore provinciale al Bilancio – risente pesantemente dei tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie, che stanno producendo la destrutturazione e lo svuotamento del ruolo delle Province. Ma la situazione, rispetto al quadro indicato da questo bilancio di previsione, è destinata a peggiorare ulteriormente, a seguito della spending review, che per la Provincia di Grosseto comporterà un’ulteriore decurtazione di risorse pari a 4 milioni e 100 mila euro. A settembre andremo a modificare il bilancio di previsione tenendo conto di questo nuovo pesante taglio, alla faccia del federalismo fiscale”.
Rispetto alla programmazione, la Provincia ha concentrato le risorse su alcuni settori strategici per il territorio. Tenendo conto delle voci più importanti, il bilancio di previsione 2012 registra un’ipotesi di spesa nell’edilizia scolastica pari a 3 milioni e 723 mila euro, in aumento di circa 70 mila euro rispetto al 2011. Anche nel trasporto pubblico locale la Provincia mantiene un forte impegno con una spesa di 15 milioni e 427 mila euro. All’agricoltura e alla valorizzazione delle produzioni locali sono destinati 2 milioni e 121 mila euro, a fronte dei 4 milioni e mezzo di euro del 2011. Importante il fatto che, in questo contesto di crisi economica ed occupazionale, aumentano le risorse assegnate alla formazione professionale, che passano dai 3 milioni e 450 mila euro del 2011 ai 4 milioni e 100 mila del 2012, così come cresce l’impegno nelle politiche per il lavoro messe in atto attraverso i centri per l’impiego, con una previsione di spesa che passa dai 2 milioni e 494 mila euro del 2011 ai 3 milioni e 342 mila euro del 2012. Sul fronte degli altri tipi di investimenti si hanno forti contrazioni (dettate dal calo dei trasferimenti e dai vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità); questo, in particolare, per quanto riguarda le risorse a disposizione della viabilità ordinaria e straordinaria, che passano dai 10 milioni e 911 mila euro del 2011 ai 6 milioni del 2012. Su tutti gli altri capitoli di spesa si hanno forti contrazioni e l’azzeramento di diversi interventi previsti negli scorsi anni, andando ad incidere sui servizi resi ai cittadini.
“Con questi tagli indiscriminati e lineari – commenta Balocchi – alla Provincia di Grosseto vengono tolti più soldi di quelli che ha: da questo bilancio già magro, vanno decurtati altri 4milioni di euro a seguito dei tagli imposti dalla spending review del Governo, che non colpisce tanto gli sprechi quanto i servizi, e quindi peserà in ultima analisi sui cittadini. Non si tratta, infatti, così come è stata strutturata, di una resa efficiente della spesa, ma di una riduzione della capacità di intervento delle Province in settori di primaria importanza, come il trasporto pubblico locale, la formazione, la scuola”.
“Se quest’anno, – continua l’assessore – nonostante tutte le difficoltà, siamo riusciti a presentare un bilancio che rispetta i principi di equilibri e pareggio finanziario e il patto di stabilità, l’anno prossimo, sarà davvero difficile. Credo che stando così le cose è reale l’ipotesi di disavanzo e sforamento del patto di stabilità nel 2013. Anche perché la Provincia di Grosseto dal 2009 ha già effettuato una importante razionalizzazione della spesa, cercando di risparmiare tutto il possibile. Un dato esemplificativo è quello degli incarichi professionali che sono passati dai 2 milioni e 499 mila euro nel 2010 a 934 mila euro del 2011, fino ai 410 mila del 2012. Abbiamo quasi azzerato le spese per affitti, abbiamo abbattuto le spese per il funzionamento dell’Ente, abbiamo raschiato il barile, ma dei tagli così pesanti sono insostenibili e rischiano di vanificare il lavoro fatto. Abbiamo dovuto ridurre fortemente la nostra capacità di intervento sull’economia locale. Fino ad oggi, malgrado tutto, siamo riusciti a portare avanti la programmazione, concentrando le poche risorse a disposizione sugli interventi più importanti per la ripresa dell’economia locale. Nel 2013, la Provincia di Grosseto non sarà in grado nemmeno di fare questo tipo di valutazioni e di scelte. Siamo disponibili a fare la nostra parte di sacrifici, ma ci vuole equità e la volontà di colpire gli sprechi e non di distruggere enti sani facendo pagare il giusto per il peccatore. E tutti devono fare sacrifici, non solo gli Enti locali più virtuosi: noi accettiamo la sfida dell’efficienza, ma ci piacerebbe vedere che i costi standard fossero applicati anche allo Stato e non solo a noi, che ormai siamo ridotti a società per azioni che devono produrre utile anziché dare servizi efficienti ai cittadini.”