Grosseto. Più di 5mila persone all’assemblea regionale della Flc Cgil Toscana. La formula online ha convogliato sui temi caldi dell’istruzione una grande fetta di addetti ai lavori, che ora con le ultime notizie dei tagli governativi al settore guarda allo sciopero nazionale del 31 ottobre con un mix di rabbia e angoscia.
Il nuovo contratto di lavoro proposto dal Governo tramite il Ministero dell’istruzione, infatti, causerà una perdita del potere d’acquisto dei salari di docenti e personale Ata per circa uno stipendio e mezzo all’anno.
La misura governativa è insostenibile, sia per il comparto docente che Ata, ma i tagli sono solo una delle motivazioni dello sciopero. «Scioperiamo anche per l’utilizzo indiscriminato dei contratti a tempo determinato nella scuola – dichiara Alessandra Vegni, segretaria della Flc Cgil Grosseto –, una prassi che continua a creare un esercito di precari e che ci sta costando una procedura di infrazione europea».
«Scioperiamo anche per la cancellazione della carta docente per i precari – sottolinea Vegni –: continuamente costretti a spendere migliaia di euro per i corsi di abilitazione, ora non avranno diritto ad alcun bonus. La carta spetterà solo ai docenti di ruolo».
I tagli governativi all’interno delle scuole si riflettono anche sull’assistenza specialistica degli alunni con disabilità grave e sull’organico di potenziamento, mettendo a rischio anche progetti Pnrr. «Docenti e personale Ata chiedono anche il recupero degli scatti stipendiali del 2013 senza che si debba far ricorso – dichiara Vegni –: perché chi ha lavorato in quell’anno deve avviare procedure solo per farsi riconoscere quanto effettivamente fatto? Dovrebbe essere automatico».
Oltre ai docenti, è anche la situazione del personale Ata che preoccupa molto la Flc. Un comparto che, come succede con gli insegnanti, a parità di stipendio viene sempre più caricato di doveri e compiti. «Le segreterie scolastiche, con il cosiddetto Passweb, sono praticamente costrette a lavorare pratiche pensionistiche – dichiara Vegni –. Non competono alle segreterie scolastiche, che dovrebbero padroneggiare esclusivamente dati giuridici e non stipendiali».
La percezione che, davanti a queste misure, ci sia il vero bisogno di agire, si sta allargando. «Abbiamo molti docenti e Ata con esperienza, ma anche giovani neoassunti, che si trovano spaesati davanti a queste novità – conclude Vegni –. Ogni giorno la Flc Cgil di Grosseto è in contatto con loro ed è inevitabile avvertire il bisogno di un cambio di marcia sulla scuola. Alcune inutili polemiche negli ultimi giorni hanno spostato il dibattito altrove e anche per questo sottolineo quanto sia importante l’unità, soprattutto davanti a uno sciopero che vuole rivendicare i diritti di lavoratori e lavoratrici. Invito docenti e personale Ata ad aderire, ne va del futuro di tutti, è il personale che fa la scuola e non viceversa».