Ha preso il via nelle scorse settimane il percorso promosso dalla Cisl, con la Federazione dei pensionati Cisl insieme alla Fondazione polo universitario grossetano e al Dipartimento di Scienze politiche e internazionali (Dispi) dell’Università di Siena, che dà modo a undici studenti dell’ateneo di partecipare a una formazione specifica al Centro studi di Fiesole della Cisl e diventare tutor per le scuole superiori. Il progetto completo prevede per ogni classe un massimo di sei ore complessive e potrà considerarsi, se concordato con la scuola, come alternanza scuola-lavoro.
“È un progetto in cui crediamo molto – commenta Katiuscia Biliotti, segretaria generale di Cisl Grosseto – perché consente agli studenti universitari di acquisire competenze specifiche per poter parlare con i ragazzi delle classi terze e quarte degli istituti della provincia di Grosseto che vorranno aderire al progetto e cercare di orientarli per il loro futuro, con momenti di confronto in orario scolastico, ispirandosi alla visione dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Questi ragazzi hanno voglia di mettersi in gioco, di confrontarsi e soprattutto di esserci per contare di più, e questo ci motiva e ci obbliga ad ascoltarli e dare loro tutto il nostro supporto. Inoltre, permette di avvicinare il sindacato ai giovani, promuovendo informazioni e conoscenza sul ruolo dei corpi intermedi nella comunità“.
Tra gli obiettivi anche quello di diffondere i contenuti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, soprattutto su sviluppo sostenibile e sostenibilità ambientale, e che è strutturato in tre fasi: laboratori di Peer Education nelle classi; realizzazione dei lavori di studenti e studentesse (in gruppo o per classe); valutazione e presentazione dei lavori in occasione di una giornata dedicata e organizzata da Cisl.
I dieci ragazzi coinvolti nel progetto sono: Antonia Manicone, Antonio Rizzo, Veronica Robustelli, Martina Bottacci, Ksenia Kozlova, Michael Innocenti, Valeria Maugeri, Valeria Ventrone, Claudia Saliasi, Federico Vichi.
Il progetto di Peer Education per i laboratori in classe si basa su un modello formativo che presuppone l’utilizzo di metodologie di apprendimento esperienziali, non formali, necessarie per consentire agli studenti di sviluppare le proprie competenze trasversali e di partecipare attivamente al processo educativo, condividendone idee e obiettivi, lavorando in gruppo e imparando a esprimere liberamente le proprie opinioni.
Il percorso formativo fornirà anche l’occasione per introdurre studenti e studentesse ai principali temi in materia di contratti di lavoro e relative tutele. Allo stesso tempo, attraverso lo strumento della “Peer education” si favorirà l’incontro fra studenti e studentesse delle scuole secondarie e studenti universitari, per uno scambio di competenze legate alla cittadinanza globale e all’orientamento sulla scelta universitaria. L’uso della Peer Education come metodologia di educazione partecipata fornirà inoltre l’occasione per aprire spazi di ascolto e partecipazione sulle questioni dell’istruzione e dell’accesso al mercato del lavoro.