Il primo suono della campanella al Polo tecnologico “Manetti Porciatti” si è aperto tra certezze, speranze e una ottima dose di consapevolezza.
Un’avvio di scuola “anomalo”, rispetto ai due precedenti, nei quali le norme anticovid la facevano da padrone con il distanziamento, la Dad e l’uso delle mascherine. Quello del 15 settembre è stato un primo giorno senza tutto questo, vissuto in primis tornando alle abitudini di una volta.
Gli studenti e le studentesse del primo anno sono stati accolti con le loro famiglie alle 8.30 dal saluto del dirigente scolastico, il professor Claudio Simoni, che nel piazzale antistante la sede del Cat ha ricordato che, “il ‘Manetti Porciatti’ è un Istituto con i piedi ben saldi nella propria storia pluridecennale, ma con la testa già proiettata nel futuro. Una scuola formativa, in cui lo studio serio è ripagato dalle numerose richieste del mondo del lavoro.”
Tra le regole menzionate, si è soffermato sulla novità che ogni studente dovrà inserire, all’entrata nelle aule, il proprio cellulare in un’apposita tasca. “Si tratta – ha detto Simoni – di una scelta dettata dalla necessità di agevolare la concentrazione e la partecipazione alle attività didattiche minate da oltre due anni di pandemia.”
Sotto la supervisione di alcuni docenti impegnati nell’orientamento, i nuovi studenti sono stati chiamati per classe dai giovani tutor del triennio ed accompagnati nelle rispettive aule, dove, emozionati per la nuova esperienza, hanno seguito con curiosità e partecipazione i “colleghi” più esperti alla scoperta delle materie dell’indirizzo scelto, del regolamento d’istituto, dell’uso del registro elettronico e dell’importanza degli organismi collegiali, quali l’assemblea di classe. Le ragazze tutor presenti hanno anche illustrato alle nuove compagne le attività del progetto Steam Girls, cui sarà dedicato quanto prima uno specifico incontro. Tutto si è svolto in un clima sereno ed ordinato fino alle 12, quando il suono della campanella ha salutato studenti ed insegnanti, concludendo la “magia” di questo primo giorno di scuola che, come ha sottolineato il preside Simoni, “nasconde sempre una particolare emozione perché rappresenta l’inizio di una nuova avventura, ricca di novità, di stimoli e di propositi.”