Tre ore di arte, colori, musica e soprattutto socializzazione di fronte all‘ex orfanotrofio Garibaldi per oltre 200 bambini e ragazzi che hanno partecipato all'”Attacco d’arte” promosso dal Comune di Grosseto e dal Coeso Società della Salute nell’ambito del progetto di educativa di strada “Street’s rooms“.
Coordinato dalla pedagogista Francesca Pantalei, il progetto ha l’obiettivo di rendere la città una comunità educante, diffondere una cultura del divertimento sano tra i giovani, promuovere attività ricreative e prevenire il disagio.
Dalle 9.30 alle 12.30 gli alunni delle scuole che hanno aderito hanno potuto, con l’aiuto di artisti ed esperti, dipingere i pannelli che recintano il cantiere dell’ex Garibaldi, in via Mameli a Grosseto. Il tema dell’intervento è quello della musica, visto che l’edificio diventerà la “casa della musica” cittadina, ma i ragazzi sono stati liberi di esprimersi in base ai loro gusti e alla loro creatività. Durante l’evento ci sono state anche delle esibizioni musicali di Adriana Sindery e del coro del Liceo musicale del Polo Bianciardi.
Ecco chi ha partecipato: il percorso zero-sei dell’asilo nido e delle scuole dell’infanzia “Lilliput”, “Mary Poppins” e “Gulliver”; le scuole medie inferiori “Ungaretti” e “Alighieri”, il Liceo musicale, il Liceo artistico, l’Istituto tecnico grafico del Polo Bianciardi. A loro si sono uniti gli utenti del centro diurno per disabili “Il Girasole” del Coeso Società della Salute. A supportare i ragazzi sono stati gli allievi di un’altra scuola, l’Istituto professionale Servizi, sanità ed assistenza sociale di Follonica.
E a guidare queste performance artistiche, oltre agli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi, sono stati i writers Marco “Sera” Milaneschi, Alice Mazzilli, Claudio Chimenti, Matilde Garagli, gli artisti Raffaele Vescovo e Claudia Cinquemani, la Scuola di cinema di Grosseto laboratorio per filmakers.