Torna l’esame di maturità e, puntuale da cinque anni a questa parte, nella Chiesa di Grosseto torna anche la Messa dei maturandi, iniziativa di preghiera offerta dal servizio diocesano di pastorale giovanile per gli studenti che si apprestano a vivere quello che, nell’immaginario collettivo, è l’esame per antonomasia.
Domenica 14 giugno, alle 18, nella cappella del Seminario (via Ferrucci 11) don Stefano Papini, responsabile diocesano di pastorale giovanile e insegnante di religione al Polo liceale “Aldi”, presiederà la Messa. Nella locandina di invito è scritto: «Per dire insieme grazie, nonostante tutto», nonostante soprattutto un anno scolasticamente molto particolare e complesso, che ha visto l’interruzione delle lezioni in presenza e l’attivazione della didattica a distanza, interrogazioni on line, niente cena dei cento giorni e modalità d’esame completamente stravolte.
Ai ragazzi è chiesto di portare un libro con cui stanno studiando, oltre naturalmente a indossare la mascherina.
“Gli studenti hanno vissuto l’ultimo anno delle scuole superiori come mai nessuno si sarebbe potuto immaginare – commenta don Stefano -. Ma noi vogliamo che questo sia solo il presagio di un futuro stupendo, almeno nuovissimo. L’invito è a crearlo insieme sotto lo sguardo di Dio. Naturalmente la Messa non è un gesto-portafortuna, ma un segno di fede: affidiamo le nostre intelligenze, il nostro impegno, lo studio, le nostre capacità e anche i nostri limiti alla Provvidenza, per essere aiutati a fare del nostro meglio e anche per ringraziare che, nonostante l’emergenza sanitaria, abbiamo comunque potuto continuare a fare scuola esercitando un diritto, che in altre parti del mondo è un privilegio per pochi. L’invito a partecipare alla Messa è esteso anche agli insegnanti che saranno impegnati come esaminatori“.