Viene definito il fenomeno del “blackout temporaneo della mente”, falsi ricordi che, nella caotica routine di tutti i giorni, ci fanno credere di avere già completato alcune azioni quotidiane: tragicamente, tra queste, c’è quella di avere portato, come tutti i giorni, il bambino a scuola e solo troppo tardi ci accorgiamo delle implicazioni di quel maledetto black out.
Il nido d’infanzia comunale “Le Mimose”, la scuola che accoglie i bambini più piccoli, i più fragili e indifesi, dal primo gennaio, come previsto dalle prescrizioni regionali coerenti con le disposizioni nazionali dirette a prevenire i casi di abbandono involontario dei minori in auto oppure sui bus scolastici, ha avviato il sistema di rilevazione delle presenze giornaliere e comunica alle famiglie le assenze che non sono state precedentemente segnalate, ma questo da solo non basta.
“La nostra regione – dichiara il sindaco di Follonica Andrea Benini – è stata la prima in Italia ad apportare le modifiche al Regolamento dei servizi educativi che consente la rilevazione quotidiana delle presenze dei bambini nei vari servizi, come i nidi d’infanzia, gli spazi giochi e gli asili, comunicando l’eventuale assenza della famiglia e sta elaborando un sistema di rilevazione che potrà essere esteso e adottato da tutte le strutture del nostro territorio, ma che al momento non è ancora disponibile e non lo sarà in tempi veloci“.
“Ecco perché – continua il sindaco – abbiamo avvertito la necessità di adottare con urgenza un sistema di rilevazione delle presenze informatizzato, che consenta di adempiere con sollecitudine al dettato normativo e quindi in grado di garantire un immediato standard di sicurezza e di tutela della salute dei bambini“.
La proposta adottata è stata sviluppata dall’azienda Camillo di Firenze e consiste in un’app per smartphone, nel caso specifico una web app svincolata da modelli e sistemi operativi, che potrà essere utilizzata sia dalle istruttrici che dai genitori per veicolare e tracciare tutte le comunicazioni riguardo ai bambini, non solo quelle relative alle assenze.
“Camillo”, il simpatico lemure scelto come mascotte ufficiale e simbolo di questo progetto proprio perché ha un istinto molto protettivo nei confronti dei suoi cuccioli, segnala cosa e quanto ha mangiato il piccolo, se ha dormito, chi lo accompagna a scuola e chi va a riprenderlo, e, nei casi di assenza del bambino non comunicata, avvisa tramite una telefonata con esito certo.
“Carichi di lavoro e assenze del personale,– conclude Benini – comprensibili attenzioni riservate a situazioni urgenti non possono garantire uno standard immediato di tutela e di sicurezza del bambino, della famiglia e delle stesse educatrici; con l’adozione di questo sistema vogliamo semplificare le incombenze delle educatrici e garantire la serenità di tutti i genitori che affidano loro i propri bambini“.