Altra grande vittoria della UIL Scuola di Grosseto, che va di nuovo a segno contro il Miur, dopo aver presentato ricorso per il riconoscimento dell’anzianità di servizio prestata prima dell’assunzione in ruolo dal personale scolastico. Così 70 dipendenti del Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, tra cui collaboratori scolastici, assistenti amministrativi ed assistenti tecnici, hanno finalmente ottenuto una ricostruzione di carriera completa e non più parziale.
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Grosseto, Giuseppe Grosso, con una sentenza datata 5 giugno 2018 ha infatti condannato il MIUR al pagamento delle differenze stipendiali, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria, sottolineando il “diritto dei ricorrenti al riconoscimento dell’anzianità di servizio da ciascuno di essi maturata dall’inizio del rapporto di lavoro a tempo determinato con il Ministero convenuto e degli scatti retributivi di anzianità riconosciuti al personale di ruolo in base al CCNL applicabile (…)”. La causa, promossa dall’Avv. Enrica Sansoni e patrocinata dall’Avv. Lucia Rossi, ha reso giustizia ai ricorrenti, a cui, in sede di ricostruzione di carriera, era stata riconosciuta solo una parte del servizio pre ruolo svolto, aprendo uno spiraglio a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, che si trovano in una situazione analoga.
Nel frattempo, anche altri ricorsi della Uil scuola di Grosseto proseguono con ottimi risultati. Dopo le prime sentenze immediatamente definitive ed esecutive del T.A.R. Lazio per gli Insegnanti tecnico pratici iscritti al sindacato e patrocinati dall’Avv.to Naso di Roma, anche i docenti precari stanno ottenendo l’inserimento nella graduatoria di istituto di seconda fascia, mentre altri ancora si stanno attivando quotidianamente per il primo inserimento anche col solo diploma e senza alcun servizio.