Ha fatto tappa oggi a Grosseto “Una vita da social“, la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia postale e delle comunicazioni nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli di Internet per i minori, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
In piazza del Duomo si trova parcheggiato un camion della Polizia postale, che ospiterà, a turno, numerose classi delle scuole grossetane per mettere al corrente bambini ed adolescenti sui rischi della navigazione sul web, sull’utilizzo dei social network, ma anche per educare ad un corretto impiego delle nuove tecnologie.
Sarà dato particolare risalto ai fenomeni di cyberbullismo, sempre più frequenti nella nostra società, e alle cosiddette “fake news“, che provocano una scorretta informazione soprattutto nelle nuove generazioni.
“Questa iniziativa serve ad insegnare ai ragazzi vittime del cyberbullismo a denunciare determinate situazioni, a chiedere aiuto – ha spiegato il Questore di Grosseto, Domenico Ponziani -. Incontrarli e parlare dei pericoli del web è utile per farli sentire meno soli: spesso si vergognano se cadono nelle trappole di internet e si chiudono in loro stessi. A questo proposito, è nostra intenzione realizzare anche dei progetti specifici all’interno delle scuole“.
“‘Una vita da social’ è giunto alla quinta edizione, che prevede 47 tappe in tutta Italia – ha dichiarato Giorgio Bacilieri, Dirigente del Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la Toscana -. A Grosseto, oggi il nostro obiettivo è quello di incontrare almeno 100 studenti. Vogliamo fornire loro una cassetta degli attrezzi per navigare con consapevolezza in Internet. Purtroppo, nei fenomeni di cyberbullismo non si capisce quando si supera la soglia dello scherzo e il nostro scopo è anche quello di incoraggiare le vittime di simili situazioni a segnalare determinate spiacevoli situazioni. Consigliamo ai ragazzi di non inserire dati sensibili in Rete. Inoltre, i genitori devono essere il più possibile presenti quando i loro figli navigano sul Web“.
“Internet è una medaglia a due facce – ha spiegato il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, rivolgendosi agli studenti –: offre un’informazione in tempo reale e permette di aumentare la nostra conoscenza, ma ha anche una parte negativa e nasconde minacce. Voi noi siete ancora consapevoli delle trappole che si nascondono in Internet. State attenti agli adescamenti, alle persone che utilizzano un falso nome. Le informazioni possono essere armi micidiali e dovete essere capaci di intercettare la verità“.