Home Grosseto Mensa scolastica, il Comune: “Nessun aumento sulle tariffe, nessuna variazione per oltre 1100 famiglie”

Mensa scolastica, il Comune: “Nessun aumento sulle tariffe, nessuna variazione per oltre 1100 famiglie”

di Redazione
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Nessun aumento sensibile, tanto meno nessuna manovra per far fare cassa al Comune: la rivoluzione tariffaria nei servizi educativi che abbiamo varato entra definitivamente in vigore senza gravare sui conti delle famiglie“. Queste le parole di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, nel commentare i dati definitivi provenienti dalle iscrizioni alla mensa per l’anno 2017-2018.

Efficentamento e omogenizzazione sono stati i criteri cui ci siamo ispirati per questa riforma che rimodula profondamente tutto il sistema – commenta Giacomo Cerboni, assessore al Bilancio e tributi –: tra le novità più importanti la cancellazione dell’adeguamento automatico al costo della vita, il raddoppiamento della riduzione, tra il 10 ed il 20 per cento, a partire già dal secondo figlio”.

Facendo una proiezione dello scenario di pagamento per i 4100 iscritti al servizio, con una media stimata di 90 accessi annuali, l’incremento totale potrebbe arrivare, in via teorica, non oltre i 28mila euro in un anno. Nel dettaglio, sono 588 i bambini che godranno di un raddoppio delle agevolazioni grazie a questa amministrazione, il 15 per cento del totale. Gli aumenti interessano appena il 6 per cento degli iscritti: 73 bambini, pari al 2,20 per cento, hanno un incremento di 60 centesimi a pasto, mentre per 126 bambini, il 3,08 per cento, l’aumento è pari a 50 centesimi a pasto. Gli incrementi di 10, 20 e 25 centesimi interesseranno 493 utenti, pari al 15 per cento del totale, portando quindi al 21 la percentuale complessiva delle famiglie che pagheranno di più. Infine, un totale di 1111 famiglie, il 33 per cento, non avranno variazioni in bolletta, mentre 253, pari al 7,50 per centro, avranno una riduzione tra i 10 ed i 25 centesimi a pasto.

Le piccole variazioni che il nuovo sistema introduce vanno nell’ottica del rendere omogenea quella che fino a poco tempo fa era una vera e propria giungla tariffaria, priva di criteri logici – commenta Chiara Veltroni, assessore ai Servizi educativi –, senza vessare le famiglie o fare cassa, garantendo sempre la qualità del pasto e l’attenzione alla salute dei bambini. Abbiamo anche parificato il sistema di scaglionamento per tutti i servizi: abbiamo armonizzato la fascia altissima, che prima variava a seconda del servizio e che adesso è stata uniformata oltre i 34mila di dichiarazione Isee“.

Non abbiamo operato sugli importi, ma sul sistema – spiega Giacomo Cerboni -, applicando una logica proporzionalità nella tariffazione e non lasciando tutto al sentimento dell’assessore di turno. L’obiettivo del Comune era quello di razionalizzare il sistema di tariffazione e così è stato. Da considerare anche il fatto che il 41 per cento degli utenti non ha subito incrementi o addirittura ha avuto riduzioni”.

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