Home Colline Metallifere “L’amicizia non ha età”: i racconti dei “nonni” diventano un calendario

“L’amicizia non ha età”: i racconti dei “nonni” diventano un calendario

di Redazione
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Le esperienze, i ricordi, gli aneddoti, le storie: raccontate dagli anziani e raccolte dai ragazzi, a Massa Marittima, sono diventate un calendario per il 2018, intitolato “L’amicizia non ha età“.

Il calendario, che verrà presentato il 6 dicembre alle 17 alla sala “Mariella Gennai” all’ex convento delle Clarisse, arriva a conclusione di un laboratorio che ha visto protagonisti gli studenti della II C dell’anno scolastico 2016/2017 della scuola media dell’Istituto comprensivo “Don Curzio Breschi” – con loro la professoressa d’italiano Simonetta Noferi – e una ventina di “nonni” ospiti della Residenza assistenziale (RA) “San Giuseppe”, gestita dalla cooperativa Cuore Liburnia Sociale (Cls).

Il progetto, incentrato sul tema dell’autobiografia, si è sviluppato durante lo scorso anno scolastico: da ottobre 2016 a giugno 2017 i ragazzi sono andati in visita alla struttura, per conoscere gli anziani ospiti, entrare in confidenza con loro, ascoltare i loro racconti.

Inizialmente gli incontri avvenivano una volta alla settimana, poi una volta al mese – afferma Michela Pini, educatore responsabile della RA San Giuseppe -. È sempre stato un momento molto atteso, non soltanto dagli anziani, desiderosi di trascorrere del tempo con i ragazzi, ma anche dai più piccoli. A un certo punto, infatti, sono stati proprio gli studenti a chiedere in maniera autonoma di poter venire a trovare i nonni anche di pomeriggio“.

Da questo scambio tra le generazioni è nata innanzitutto una vera amicizia. E poi un calendario che raccoglie le storie raccontate da undici “nonni” e messe per iscritto dagli alunni della II C e che affrontano vari temi: il matrimonio, la famiglia, il lavoro, la guerra. Accanto a ogni storia c’è un ritratto dell’anziano o dell’anziana disegnato dai ragazzi.

Ci sono poi alcuni commenti degli studenti coinvolti nel progetto. Scrive ad esempio Matteo: “I primi giorni non sapevamo che cosa dire, ma ora che ci conosciamo da vari mesi, parliamo come tra amici“. Dice Sonia: “Mi sono ricordata della mia povera nonna, di quando stavo con lei, del suo modo di parlare. Di lì si è creato un legame speciale”.

L’esperienza “è stata molto apprezzata da entrambe le parti, ha rappresentato per tutti un’occasione di scambio e arricchimento, andando oltre le aspettative – aggiunge Michela Pini. Daremo continuità al progetto, coinvolgendo questa volta gli studenti e i ‘nonni’ ospiti della struttura in piccoli laboratori teatrali“.

Voglio ringraziare tutti i soggetti coinvolti – conclude Assunta Astorino, presidente della cooperativa Cuore Librunia Sociale -. Esperienze come queste sono importanti, perché si pongono l’obiettivo di favorire lo scambio tra generazioni, cercando di recuperare gradualmente una dimensione di comunità, di inclusione e di appartenenza”.

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