Indici economici, esperti del settore e rappresentanti politici concordano nell’affermare che la crisi finanziaria degli ultimi anni è ormai alle spalle, eppure le conseguenze del più grave periodo di dissesto dell’ultimo secolo continuano a pesare sulle spalle di cittadini e lavoratori.
In Italia, i danni più gravi hanno riguardato il boom della disoccupazione, che a cavallo tra 2012 e 2013 ha raggiunto un picco storico.
All’inizio di quest’anno, grazie al lento ritorno ad una situazione di crescita economica e alle iniziative adottate dal Governo per favorire le nuove assunzioni, il tasso di occupazione è finalmente tornato a crescere.
Se i dati statistici indicano un generale miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro in Italia, va detto che quelli relativi alla situazione delle giovani generazioni continuano a destare non poche preoccupazioni.
Il tasso di disoccupazione dei ragazzi con età compresa tra i 15 e i 24 anni sfiora ancora oggi il 38%, con punte ben superiori in alcune regioni del meridione.
Nonostante le tante difficoltà riscontrate nella ricerca di un’occupazione stabile, sono sempre di più i giovani che scelgono di interrompere il loro percorso di studi con la maturità, come dimostrato dall’incessante tracollo delle immatricolazioni negli atenei italiani.
Il dato relativo alla diminuzione degli nuovi iscritti ai corsi di studio universitari è particolarmente allarmante, specie se si considera che già attualmente il numero dei laureati italiani under 35 risulta essere sensibilmente inferiore alla media dei Paesi Ocse (22% contro 37%).
Le cause di questo fenomeno sono piuttosto articolate. In primis, negli anni, il costo da sostenere per l’accesso agli studi universitari è aumentato in maniera esponenziale, per via dei continui tagli ai finanziamenti dell’istruzione pubblica che hanno costretto molti atenei ad incrementare le tasse di iscrizione. Inoltre, le crescenti difficoltà economiche hanno reso impossibile per molte famiglie mantenere i figli agli studi, specie in un’altra città.
Parallelamente, va detto che purtroppo il titolo di “dottore” ha perso parte della sua attrattiva: se un tempo la laurea era garanzia di una posizione di lavoro stabile e di prestigio, oggi questo passaggio risulta essere indubbiamente meno scontato.
In realtà, i dati dimostrano come il conseguimento di un titolo di studio di terzo livello continui a rappresentare un vantaggio dal punto di vista lavorativo: il tasso di occupazione dei giovani laureati supera di 8,7 punti percentuali quello dei diplomati e anche il primo stipendio, mediamente, risulta essere più elevato.
Molte delle difficoltà riscontrate dai neolaureati nel trovare un immediato sbocco professionale hanno a che fare con il tipo di offerta formativa proposta dagli atenei italiani: come spesso lamentato da aziende e imprenditori, la preparazione dei giovani dottori risulta in molti casi ineccepibile dal punto di vista teorico, ma quasi nulla dal punto di vista pratico.
Le università del Belpaese, nonostante il loro prestigio e la loro lunga storia, fino ad oggi non hanno saputo adattarsi alla nuove richieste di un mondo del lavoro in costante evoluzione, che richiede professionisti preparati e in possesso di tutti gli strumenti pratici necessari per essere immediatamente operativi in ambito aziendale.
L’assenza di una preparazione orientata alle esigenze del settore produttivo rappresenta il principale limite per la collocazione dei giovani laureati nel proprio ambito di riferimento.
Questo discorso appare particolarmente evidente quando si considera il caso dei dottori in scienze umanistiche: le facoltà di lettere, filosofia e psicologia sono spesso indicate come quelle che garantiscono le minori possibilità di impiego. Eppure, il profilo di questi laureati spesso risponde perfettamente ai requisiti richiesti per i professionisti del settore delle risorse umane. Questo ambito professionale è in rapido sviluppo e ormai qualunque azienda, indipendentemente dalle dimensioni, sceglie di dotarsi di una figura o di un intero ufficio deputato alla gestione del personale, alla risoluzione delle controversie e alla selezione dei nuovi assunti.
Il modo più efficace per completare la propria formazione e acquisire il know how pratico necessario per muoversi con sicurezza all’interno di un ufficio HR (ovvero Human Resources) consiste nel frequentare un valido master di specializzazione al termine della laurea.
I master del settore Human Resources
Un master non è altro che un corso di specializzazione intensivo che, in genere, consente di sviluppare nuove abilità e competenze nel corso di lezioni frontali in aula ed esercitazioni pratiche.
Solitamente, i master vengono distinti tra quelli di I livello, ai quali possono accedere i candidati in possesso di laurea triennale, e di II livello, che invece richiedono anche la laurea magistrale oppure un titolo quinquennale.
I corsi erogati da alcune grandi business school, come quelli proposti dal noto istituto Meliusform, sono aperti anche a tutti quei professionisti che operano già da anni nel settore di riferimento, ma che desiderano approfondire determinati aspetti del loro lavoro, acquisire nuovi strumenti pratici o, semplicemente, guadagnare i crediti di formazione continua necessari per accedere ad uno scatto di carriera.
La Business School Meliusform propone da più di 20 anni corsi di specializzazione relativi al settore delle risorse umane, distinguendosi per l’ottima qualità della sua offerta e per l’elevato numero di collaborazioni effettuate con grandi aziende italiane.
I Master gestione del personale della Business School Meliusform, oltre a possedere la certificazione del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, consentono di accedere anche al prezioso servizio di Job Placement messo a punto dall’istituto, un canale che agevola gli studenti nell’individuare occasioni di stage e collaborazioni presso gli uffici delle risorse umane di grandi realtà imprenditoriali italiane.
I master in gestione del personale erogati da Meliusform si pongono come obiettivo quello di fornire agli iscritti tutte le conoscenze teoriche e le abilità pratiche necessarie per un’immediata immissione in ruolo. Diventa così possibile sviluppare un profilo professionale altamente specializzato e già in possesso dell’esperienza necessaria per muoversi con sicurezza anche all’interno della realtà imprenditoriali più complesse.
I master Meliusform consentono di ottenere una formazione di livello superiore grazie all’attenta combinazione di lezioni teoriche classiche ed esercitazioni pratiche nel corso delle quali gli studenti vengono preparati a gestire le loro future mansioni attraverso attività di “role playing” oppure tramite l’analisi di casi esemplari.
Inoltre, alle lezioni frontali si aggiunge la possibilità di usufruire degli utili strumenti dell’e-learning, quali registrazioni video e dispense in formato elettronico, che consentono di approfondire tutte gli argomenti trattati.
I corsi messi a punto da Meliusform permettono di acquisire nozioni teoriche e strumenti pratici relativi ad attività quali la selezione del personale, la formazione dei dipendenti, l’elaborazione delle buste paga e la gestione dei rapporti con i sindacati, formando figure versatili, in grado di assolvere a tutti i compiti fondamentali di un addetto Hr.
La richiesta di professionisti formati e con esperienza nel settore delle risorse umane è in costante aumento, perché sempre più aziende riconoscono la fondamentale importanza del capitale umano e dell’adozione di strategie valide per la valorizzazione del personale, l’unico elemento davvero in grado di dettare il successo di una realtà imprenditoriale e la sua vittoria sulla concorrenza.