Amicizia e rapporto con i coetanei, consumo di alcol e sballo del sabato sera, fumo e altri comportamenti dannosi per la salute: sono questi i temi discussi durante il world cafè che ha coinvolto cinquanta studenti del liceo “Rosmini” di Grosseto, nell’ambito del progetto dedicato ai giovani e ai loro stili di vita e della campagna “Non bere! La vita ti (a)spetta”, promosso dal Comune e dal Coeso Società della Salute grossetana.
Un modo per discutere di questioni importanti in maniera spontanea e informale, per dare libero sfogo ai pensieri e valutare le possibili soluzioni che i ragazzi stessi propongono. Il world cafè, infatti, è un metodo di discussione in cui piccoli gruppi di persone sono invitate, in un certo tempo, a parlare di un tema intorno a un tavolo. I gruppi vengono mischiati e scomposti, per far sì che tutti i partecipanti si confrontino tra loro.
Anche agli studenti del Rosmini, quindi, erano stati messi a disposizione degli elementi di discussione – ad esempio i dati: il 65 per cento dei ragazzi dello stesso liceo intervistati lo scorso anno, ha dichiarato di fumare, e il 50 per cento si è ubriacato almeno una volta nell’anno precedente – e strumenti per liberare la creatività, come grandi fogli bianchi, pennarelli e matite colorati, post-it.
Dal confronto sono emersi spunti di riflessione importanti, anche per gli adulti. Come, ad esempio, il problema del giudizio degli altri e dell’accettazione nel gruppo, che fa assumere comportamenti sbagliati, ma anche la scarsità di nozioni concrete sui danni all’organismo attribuibili al consumo di alcol e al fumo. Accanto a questo, sono emerse anche proposte concrete: secondo i giovani del Rosmini servirebbero più controlli sulla vendita e la somministrazione di alcol e sigarette ai minorenni, ma anche luoghi più sani di aggregazione e sarebbero utili anche campagne informative più incisive e di impatto, che diano informazioni chiare sulle conseguenze dei comportanti devianti.
“La sperimentazione che stiamo conducendo al Rosmini e che speriamo di estendere anche ad altri istituti del territorio – commenta Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso SdS – ci dimostra che accanto ai giovani che compiono atti di vandalismo e si ‘sballano’, esistono ragazzi che si impegnano in prima persona per proporre ai loro coetanei messaggi di contrasto agli stili di vita non sani e ai comportamenti devianti”.
Il progetto sugli stili di vita e la campagna “Non bere! La vita ti (a)spetta”
Obiettivo dell’iniziativa è conoscere le abitudini e i comportamenti dei ragazzi grossetani, creando un osservatorio permanente insieme alle scuole del territorio. L’idea è quella di partire dai dati certi per ideare delle azioni realmente efficaci, che possano migliorare i comportamenti, lo stato di salute e la qualità della vita dei ragazzi. Il progetto si è sviluppato a partire dall’alcol perché a Grosseto è un problema più diffuso che altrove e si è sviluppato attraverso una prima sperimentazione al liceo Rosmini e una serie di eventi pubblici che hanno coinvolto i ragazzi e non solo.
Come aderire. Gli istituti che fossero interessati ad avere informazioni sul progetto, possono inviare una email a info@coesoareagr.it