“Mentre è proseguito lo sciopero plebiscitario, con blocchi tra l’80 e il 90% degli scrutini, in Liguria, Sardegna, Marche, Toscana, Umbria, Campania e Veneto, oggi si sciopera anche in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. E in tantissime scuole maremmane è stato uno ‘sciopero a scrutinio zero’, come a Massa Marittima e al Polo Bianciardi”.
A dichiararlo è Giuseppe Follino, portavoce dei Cobas della scuola di Grosseto, che interviene in merito al blocco degli scrutini deciso per protestare contro la “Buona Scuola” del Governo Renzi.
“Sono in corso affannosi tentativi di mediazioni a perdere all’interno del Pd per salvare la cattiva scuola, evitando l’unica cosa giusta: ritiro del Ddl ed emanazione di un decreto per i precari. Il 17 giugno il voto finale in Commissione, prima del passaggio in aula. Grosseto va a Roma per la manifestazione unitaria al Pantheon, alle 17 per la bocciatura del Ddl – continua Follino -. Anche ieri e nelle prime ore di oggi è proseguita con grande successo l’ondata dei blocchi degli scrutini in Maremma, con scioperi che ovunque superano l’80% e in tantissime scuole sono totali, ‘a scrutinio zero’; così come certamente accadrà oggi anche nell’ultimo gruppo di regioni (a parte l’Alto Adige) coinvolto nel calendario degli scioperi Cobas, e dove già nei giorni precedenti il blocco ha comunque operato secondo il calendario dei confederali, Snals e Gilda”.
“Questo enorme ed oceanico successo rende ancora più affannoso il tentativo di trovare una mediazione truffaldina e del tutto a perdere all’interno del Pd, dopo gli schiaffoni elettorali e la batosta della ‘incostituzionalità’ del Ddl votato in Commissione, con il parto di emendamenti che costituirebbero una pezza peggiore del buco. Come, ad esempio, quello che obbligherebbe i presidi a cambiare sede ogni tre anni, o al massimo ogni sei – continua il portavoce dei Cobas -. Ammissione esplicita della pericolosità dei superpoteri al preside che, lascia capire l’emendamento, una volta resi padroni stabili della propria scuola diverrebbero corruttibili: e dunque come rimedio andrebbero sottoposti a trasferimento coatto, come se qualcuno prima diffondesse i virus di un nuovo ceppo influenzale, e poi si mettesse a venderne il vaccino”.
“Insomma, il Pd e il Governo non sembrano ancora voler prendere atto che i superpoteri vanno semplicemente cassati; le assunzioni e i licenziamenti, così come i premi e le punizioni ai docenti, sono idee e provvedimenti da cancellare per sempre, in quanto distruttivi della collegialità e dell’autonomia del lavoro docente, oltre che del buon funzionamento di una scuola di qualità – conclude Follino -. La Commissione cultura dovrebbe votare gli emendamenti mercoledì 17 giugno. Perciò, in tale giornata, con inizio alle 17, a Roma si terrà al Pantheon una manifestazione promossa dalle scuole di Roma, con la partecipazione dei Cobas e di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, oltre che di tante Rsu, comitati e strutture studentesche e di genitori, contro la cattiva scuola di Renzi e per la bocciatura del Ddl, con la presenza di numerosi senatori/trici che si oppongono, come il popolo della scuola pubblica, al nefasto Ddl e ad una scuola dominata da presidi padroni”.