Sembra più giovane, e ciò le fa rabbia, ma è una chef talmente tenace, Chiara Bracci, della classe IV Prodotti Dolciari dell’Istituto alberghiero “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto, che continua a collezionare successi.
Il mese di maggio vede Chiara premiata 2 volte: a Cervia, in provincia di Ravenna, e a Barga, in provincia di Lucca.
Il 6 maggio, all’Ipseoa “Tonino Guerra” di Cervia, la presidenza dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia ha convocato i 7 magnifici chef delle classi IV in seguito a una dura selezione tra i 26 Istituti alberghieri concorrenti e di più parti del territorio nazionale, nell’ambito della settimana del raduno nazionale Anmi e del secondo trofeo dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia, intitolato il “Mare nel… piatto”.
Lo scopo della gara era quello di favorire il consumo del pesce azzurro nella cucina nazionale e locale, al fine di stimolare l’interesse degli studenti degli Istituti professionali sulla cultura gastronomica legata al mare attraverso attività formative e informative orientate alla riscoperta o alla sperimentazione del pesce azzurro.
Per l’organizzazione e lo svolgimento del concorso nazionale di cucina, grande impegno e dedizione sono state dimostrate dall’instancabile Contrammiraglio Alessandro Pini, mentre l’Ipseoa Tonino Guerra ha dato lezioni di stile per l’ospitalità, la cura e la completezza delle attrezzature e dei laboratori. E’ proprio qui che Chiara ha dato prova della sua superiore creatività e abilità professionale, centrando tutti gli indicatori della scheda di valutazione.
La premiazione
Prima classificata con un secondo piatto: il tortino di sugarello con purea di patate e pappa al pomodoro, la sua specialità, che da un po’ di tempo sperimenta e propone con successo nel ristorante della sua famiglia a Porto Santo Stefano.
Tutti gli ingredienti vengono dalla Maremma: l’aglio rosso di Maremma, l’olio di oliva Igp toscano, il pane toscano a lievitazione rigorosamente naturale. I sugarelli, provenienti direttamente dalle barche di Porto Santo Stefano, sono stati comprati all’asta dal padre di Chiara alle 4 del mattino, per garantire la freschezza e i profumi che devono caratterizzare questo piatto.
Chiara ha curato anche l’abbinamento con un vino bianco autoctono, Ansonica, rigorosamente dell’Argentario, scegliendo quello di un’azienda locale che porta il nome di sua nonna, perché di lei non dimentica i preziosi e segreti suggerimenti della cucina argentarina.
Con il tortino di sugarello, patate e pappa al pomodoro, a Chiara è stato assegnato il primo premio da una giuria formata dall’Ammiraglio Pagnottella, presidente dell’Anmi, da Italo Bassi, dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, da una giornalista di settore, da un F&B Manager e da alcuni docenti dell’Istituto “Tonino Guerra”.
“Il piatto è una rivisitazione dei piatti più tradizionali del territorio toscano, in accompagnamento ad un pesce semplice, spesso snobbato, ma di enormi proprietà nutrizionali. Tripudio di profumi e sapori della terra; la cucina della nonna rivisitata attraverso giovani occhi e inesperte mani che hanno, però, fatto tesoro dell’esperienza e potranno crescere mantenendo insegnamenti e tradizioni”.
Questo il giudizio alla consegna del premio dalle mani dello chef blasonato Italo Bassi, che ha regalato a Chiara anche uno stage presso la prestigiosa Enoteca Pinchiorri a Firenze.
“Sono soddisfazioni – sostiene il professor Giuseppe Villani, docente di laboratorio di pasticceria nella classe di Chiara – che dimostrano quanto l’impegno e le capacità degli studenti degli Alberghieri, se supportate da motivazione, serietà e rispetto delle regole, siano gli ingredienti basilari del successo scolastico e professionale”.
Infatti, Chiara Bracci non ha dimostrato di eccellere solo nell’area professionale, perché il 22 maggio, giorno del suo 18° compleanno, ritirerà il Premio giornalistico “Arrigo Benedetti Città di Barga”, riservato agli studenti delle scuole superiori della Toscana, a Barga, dove sarà accompagnata dai suoi genitori e dalla sua docente di italiano, la professoressa Anna Esposito.