Table of Contents
Oltre 300 studenti delle scuole superiori coinvolti in percorsi ed esperienze di volontariato . E’ questo il progetto Cittadinanza creativa , pensato e proposto nelle scuole di Grosseto da parte dell’Ufficio scuola della Diocesi, perché se la scuola aiuta i bambini e i ragazzi a motivarsi nel guardare con uno sguardo più attento la realtà che lo circonda e a rendersene corresponsabile, si attua davvero un investimento importante e positivo sul futuro del territorio.
Il progetto formativo e di orientamento è al suo settimo anno di vita, è sostenuto dalla Diocesi ed è realizzato grazie a fruttuose collaborazioni. In primo luogo la Caritas, partner ormai “storico” dell’Ufficio scuola, con cui fin dall’inizio del progetto si è messa in gioco per coinvolgere gli studenti nel volontariato. E poi il Centro di Aiuto alla Vita, con sede in piazzale De Amicis (piazzalone), la cooperativa Il Timone, le Parrocchie di Roselle e dell’Addolorata e da quest’anno anche l’Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici, per avvicinare i giovani anche ad un tipo di volontariato culturale, altrettanto importante di quello sociale per acquisire la consapevolezza della responsabilità che ognuno ha nella crescita e nel miglioramento del proprio territorio.
Fondamentale è, infine, la collaborazione specifica di alcuni istituti scolastici e di esperti, che tengono incontri specifici anche su tematiche attinenti con la crescita e la strutturazione della personalità di un ragazzo.
“Cittadinanza creativa – spiega Anna Maria Nelli, insegnante di religione e responsabile dell’ufficio scuola della Diocesi – educa i ragazzi alla relazione e al volontariato attivo”.
“Questo progetto educativo – sottolinea il vescovo Rodolfo – è uno dei modi in cui la Chiesa esprime il suo servizio all’uomo di oggi ed è un investimento in umanità, frutto di un intreccio di competenze ed esperienze che vengono condivise e non vissute in modo frammentato o separato”.
Il progetto si struttura attraverso due momenti:
- Interventi delle scuole attraverso una serie di lezioni frontali in cui vengono presentate le attività di volontariato, raccontate o fatte vedere (anche attraverso l’uso di filmati) testimonianze, racconti, storie di volontariato
- Esperienze sul campo, riservate solo ai ragazzi delle scuole superiori. Ogni anno sono circa 300 i giovani che si lasciano coinvolgere trascorrendo un po’ del loro tempo in una delle realtà di volontariato che collaborano al progetto
Per i bambini delle scuole dell’infanzia e della primaria e per i ragazzi delle Medie gli incontri sono di tipo più specificamente esperienziale, grazie a percorsi di narrazione sui temi dell’inclusività, giochi per simulare situazioni di vita reale a cui trovare delle risposte adeguate, visite a luoghi dove si svolgono azioni di volontariato, incontri con esperti; i ragazzi delle superiori, oltre che a fare esperienza diretta di volontariato attivo, sono anche coinvolti in laboratori con finalità psico-educative, finalizzate al superamento del disagio.
L’obiettivo di fondo è aiutare i bambini e i ragazzi a crescere come cittadini più consapevoli, in grado di guardarsi attorno con senso critico, di farsi domande e proporre soluzioni inedite a problematiche nuove, sofferenze frutto di tempi sempre più complessi, ma anche di prevenire il disagio giovanile attraverso il coinvolgimento personale nel volontariato; sviluppare nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità civile, al cui miglioramento può contribuire in modo attivo e competente.
Nell’anno scolastico 2014-2015 il progetto si articolerà in varie proposte
- La Caritas terrà 7 ore di lezione frontale nelle classi, mentre gli studenti delle Superiori saranno coinvolti anche in 20 ore di volontariato attivo in uno dei servizi proposti da Caritas stessa
- Corso di abilità sociali, sviluppato in incontri pomeridiani in cui viene proposto un percorso finalizzato a far acquisire una maggiore e più “competente” consapevolezza nell’ambito della comunicazione umana, delle relazioni interpersonali e delle dinamiche di gruppo
- Corso per animatori sportivi: 10 incontri pomeridiani a cadenza quindicennale di 2 ore ciascuno nella palestra dell’Itc “Fossombroni”
- Centro di aiuto alla vita: esperienza di servizio di volontariato pomeridiano nella struttura di piazzale De Amicis rivolto ai piccoli della prima infanzia con l’animazione di uno spazio ludico come servizio alla vita
- Volontariato presso la Parrocchia dell’Addolorata (sport, laboratori di musica, teatro ecc…)
- Esperienze di peer education con tutoraggio di alunni più piccoli
- Parrocchia di Roselle: coinvolgimento degli studenti nel progetto “Crescere insieme”, realizzato dalla Parrocchia e dalla SdS-CoeSo, rivolto in modo particolare ai bambini delle elementari e dei primi anni delle Medie residenti al Poggio, per aiutarli a fare i compiti (due volte a settimana per due ore e mezza ogni volta)
- Ufficio diocesano beni culturali, con un’esperienza di volontariato culturale attraverso la schedatura e l’inserimento in un software di inventariazione dei volumi in possesso dell’ufficio stesso, accompagnamento di non vedenti nelle visite alla Cattedrale col progetto “L’arte dell’invisibile”
- Progetto INS.I.EME. Il Timone onlus: il progetto ha l’obiettivo di facilitare l’inserimento lavorativo e l’inclusione di ragazzi con varie tipologie di svantaggio e disagio, attraverso la realizzazione di un laboratorio artigianale e la realizzazione di un campionario da proporre su siti destinati alla vendita. I ragazzi si ritroveranno in locali messi a disposizione dalla parrocchia dell’Addolorata
Infine i bambini e i ragazzi saranno coinvolti anche nel concorso “Dall’Expo alle periferie del mondo”.