Il Consiglio comunale ha approvato delle modifiche importanti al regolamento per il servizio di trasporto scolastico, che è affidato fino al 2018 alla Tiemme.
“Si tratta di un servizio a domanda individuale che rappresenta da sempre un vanto dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore alle Politiche educative, Luca Ceccarelli – e che registra un sensibile calo degli utenti dalle 375 unità dell’anno scorso alle 190 di oggi nonostante un tasso medio di compartecipazione inferiore al 12%. Per questo abbiamo il dovere di difenderlo e quindi colpire comportamenti inadeguati – ha concluso l’assessore – senza toccare le tariffe e ponendo le basi di un negoziato con la Tiemme per modificare l’attuale contratto di servizio”.
Le prime modifiche riguardano le modalità di funzione del servizio. A partire dal numero minimo di utenti richiesto per attivare una linea di trasporto scolastico, che sale da 10 a 12. Inoltre, anche al fine di favorire un più rigoroso rispetto dei tempi di permanenza dei bambini sui mezzi (che non dovrebbero superare i 60 minuti), viene definita una più razionale dislocazione dei cosiddetti punti di raccolta.
Particolarmente importanti sono le modifiche all’articolo 5, relativo alle modalità di iscrizione e ai requisiti di accesso al servizio. Innanzitutto la domanda da presentare per partecipare all’erogazione di questo servizio si intende riferita all’intero anno scolastico. Quindi l’eventuale disdetta inviata all’ufficio competente successivamente all’accettazione della domanda, prevede una sanzione del 30% della quota annuale di compartecipazione. Se tale disdetta arriva addirittura nel corso dell’anno, a servizio attivato, la sanzione sale al 50% se non vengono certificati gravi motivi. “Troppe volte infatti – ha aggiunto Ceccarelli – le famiglie prendono con leggerezza gli effetti delle domande inviate, che comportano magari l’attivazione di un costoso servizio per poi trovarsi senza il numero minimo di partecipanti e, naturalmente, senza più la possibilità di sospendere una linea di trasporto scolastico su cui già contano altre famiglie”.