Tra i caratteri originali della città di Grosseto risalta la modernità. È città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che ha.
Dai suoi primi anni di lavoro culturale, l’ISGREC ha guardato con attenzione a questo tema. Impossibile, infatti, pensare alla contemporaneità in un luogo che ha vissuto nel Novecento una metamorfosi tanto profonda da configurarsi come vera mutazione – “da borgo rurale a città”. Nell’archivio dell’istituto oggi c’è un prezioso materiale, opera di gruppi di insegnanti che riuscivano a dedicare molte energie all’aggiornamento. Esperienze come Le parole della memoria e La città cresce permisero di interpretare, attraverso la toponomastica, i piani regolatori, i nuovi stili architettonici, la Grosseto tra Ottocento e Novecento, tra ricostruzione postbellica e anni Novanta del secolo scorso. Con quegli insegnanti si costruirono mappe e percorsi, con cui guidare gli studenti a uno sguardo non distratto su ciò che la città esibisce – le sue forme – per passare al perché del suo trasformarsi.
L’anno scorso, il tentativo di riproporre in modi nuovi una didattica della città ha avuto successo, ancora una volta lasciando una preziosa produzione culturale, ma non solo: le mostre esposte a settembre nel contesto de La città visibile e una sensibilità accresciuta nei ragazzi per un tema che può essere un ologramma della nostra storia recente. Il programma delle iniziative in corso, proseguendo la strada tracciata insieme alla Scuola Media “G. Pascoli” e all’Istituto Geometri “A. Manetti” nel 2013, prevede un approfondimento delle conoscenze e dell’uso didattico delle fonti.
La vera novità consiste nell’avvio di una ricerca storica, i cui tratti essenziali sono anche impliciti nella collaborazione con l’ANCE Grosseto, che la sostiene. Non solo le architetture, ma quel che sta “sotto”: il lavoro, il modello di sviluppo, i caratteri originali di una società: demografia, culture, lavoro, rapporto con la politica.
Introducono il percorso di studio e di sperimentazione didattica due grossetani, l’architetto Giuseppe Chigiotti e il sociologo urbano Gian Franco Elia. Come studiosi e docenti universitari, danno all’analisi di Grosseto la profondità di campo delle loro conoscenze e competenze generali.
Ai partecipanti verranno forniti nel corso del primo incontro una bibliografia e, su richiesta, materiali didattici per proseguire il lavoro in classe.
Programma
Febbraio-maggio 2014.
Cassero senese
Le casette del Cinquecento
20 febbraio, ore 16.30
Grosseto ieri, Grosseto oggi. Mutamenti/persistenze.
Giuseppe Chigiotti, Politecnico di Milano
Gian Franco Elia, Università degli Studi di Pisa
Introduce Luciana Rocchi, direttrice dell’ISGREC
II incontro
ANCE Grosseto
viale Monterosa 56
13 marzo, ore 16,30
Pietro Pettini, Presidente dell’Ordine degli architetti di Grosseto
Mauro Carri, direttore dell’ANCE di Grosseto
Nel corso dei quattro mesi laboratori didattici con insegnanti e studenti a cura di Luciana Rocchi e Elena Vellati.