L’acqua come unità di misura per capire le differenze tra due popoli, quello italiano e quello ghanese, e per sensibilizzare i bambini sull’uso consapevole di una risorsa sempre più rara.
Il progetto “Abc: Acqua bene comune, un ponte con il Ghana”, portato avanti dal Comune di Magliano in collaborazione con Legambiente, Cospe, Istituto comprensivo “Civinini” e Municipio di Axim (Ghana), è giunto a conclusione esibendo nell’incontro finale i lavori realizzati dagli alunni delle scuole coinvolte.
In totale 190 elaborati: 130 delle scuole elementari e medie inferiori del Comune di Magliano e 60 della scuola di ghanese di Axim. Il percorso progettuale si è concretizzato in tre incontri nelle scuole interessate, con insegnanti e studenti, effettuati da educatori di Legambiente ed esperti in cooperazione ed educazione allo sviluppo.
“Grazie a questo progetto – afferma Romina Bicocchi, responsabile del progetto Abc per Legambiente –, alunni ghanesi e italiani si sono confrontati sull’uso dell’acqua nei due diversi Paesi, e sul grande valore che la risorsa idrica rappresenta. Dagli elaborati realizzati si nota come gli alunni italiani parlino di acqua menzionando la doccia, la lavastoviglie o la lavatrice, mentre nelle parole degli alunni ghanesi l’acqua è legata al concetto di potabilità o ai pozzi dai quali viene estratta. Due culture, e due storie, che messe a confronto si regalano a vicenda esperienze fondamentali per maturare e acquisire maggiore responsabilità sulla corretta gestione dell’acqua“.
Considerando che l’acqua dolce, e quindi potabile, presente sul nostro pianeta è soltanto il 2% (il restante 98% è salata), oggi più che mai c’è bisogno di un uso moderato e consapevole di questa risorsa.
Proprio da questo presupposto gli alunni delle scuole di Magliano e Montiano hanno realizzato diversi elaborati, presentati stamani, sulla corretta gestione dell’acqua: dal poster decalogo con i 10 consigli sul risparmio idrico al puzzle gigante con il ciclo dell’acqua, dalle mascherine a forma di goccia alle poesie dedicate ai bambini del Ghana, fino alle interviste fatte ai propri nonni per capire come e perchè non sprecare l’acqua. Lavori che hanno reso benissimo anche la difficoltà di accesso alla risorsa, in molti paesi tra cui il Ghana stesso, e quindi l’importanza di non sprecarla.