Il Lions Club Grosseto “Aldobrandeschi” ha aderito al progetto nazionale, ideato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con il multidistretto Italy Lions Clubs, per sensibilizzare i ragazzi alla lotta contro i tumori.
L’iniziativa, denominata “Progetto Martina: parliamo ai giovani di tumori”, è stata ispirata dall’eredità morale lasciata da Martina, una ragazza morta a causa di un tumore alla mammella, che nel suo testamento ha scritto “…i giovani vengano educati ad avere maggior cura della propria saluta…certe malattie nei giovani hanno conseguenze pesanti”.
Da anni, il progetto è rivolto agli studenti delle scuole superiori e si pone l’obiettivo di promuovere la conoscenza per la prevenzione, la diagnosi precoce e le strategie di lotta ai tumori più frequenti tra i giovani e a quelli che si manifestano in età adulta a seguito di esposizione continua sin dall’età giovanile a fattori di rischio (fumo, alcool, rapporti sessuali occasionali non protetti) e che possono essere evitati mediante stili di vita appropriati.
Inoltre, l’iniziativa vuole stimolare i giovani ad impegnarsi di persona per dare il proprio contributo per combattere questa terribile malattia.
Nell’ambito di questo progetto, domani, il Lions Club “Aldobrandeschi” ha promosso ed organizzato un primo incontro con gli studenti dell’Istituto Isit “Manetti” di Grosseto per informare i ragazzi sulla prevenzione dei tumori in età giovanile.
“Parlare di tumori ai giovani è certamente una sfida per la forza dell’argomento – afferma Margaret Calabria, presidente del Lions Club Grosseto ‘Aldobrandeschi’ -. Lo stile di vita e l’alimentazione sono fattori fondamentali tanto per la salute quanto per la prevenzione di gravi patologie come il cancro. Ogni anno, infatti, milioni di persone vengono colpite da forme tumorali che, secondo i medici, sono assolutamente prevedibili e, quindi, evitabili.”
Le prime regole? Smettere di fumare, mangiare meglio, essere più attivi e semplici cambiamenti nella giornata tipo di ogni individuo. Con questi facili accorgimenti si possono evitare un terzo dei dodici tipi di tumore più comuni nei Paesi industrializzati e un terzo di quelli che colpiscono nelle aree più povere.
“Un grazie particolare – continua Margaret Calabria – va al dottor Carmelo Bengala, primario del reparto di oncologia dell’ospedale di Grosseto, che ha accettato di partecipare al progetto del Lions e terrà personalmente l’incontro con gli studenti nelle scuole, dove più che mai si deve operare per sensibilizzare le nuove generazioni”