Home Colline Metallifere Arcicaccia in visita ad una scuola di Gavorrano-Scarlino. La Lav insorge: “Speriamo in una matura riflessione su un’educazione non violenta”

Arcicaccia in visita ad una scuola di Gavorrano-Scarlino. La Lav insorge: “Speriamo in una matura riflessione su un’educazione non violenta”

di Roberto Lottini
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L’Istituto comprensivo “Giovanni Pascoli” di Gavorrano-Scarlino ha recentemente coinvolto i propri studenti in un incontro con Arcicaccia nell’ambito di una collaborazione che prosegue da anni, raggiungendo centinaia di giovanissimi.

La Lav, che con l’Ufficio scolastico regionale ha un protocollo d’intesa in atto per la promozione di un’educazione ad un comportamento non violento e al rispetto degli animali, ha scritto alla dirigente Assunta Astorino e per conoscenza ad Angela Palamone, Direttore Generale dell’Usr Toscana, e ad Elisa Amato Nicosia, Dirigente dell’Ambito territoriale scolastico della Provincia di Grosseto.

“Purtroppo – afferma Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto e membro del Settore Nazionale Educazione Lav – la pratica della caccia, ben lontana dalla tutela dell’ambiente, è un’attività violenta e crudele. L’indagine Eurispes 2013 ci spiega che diminuisce l’opinione favorevole degli italiani sulla caccia (dal 21,4% del 2012 al 19,9% del 2013), attualmente considerata in maniera negativa nell’80,1% dei casi. L’Istituto Pascoli si mette quindi dalla parte di quel 20% o meno che ancora considera fonte di legittimo divertimento lo sparare ad animali indifesi”.

La Lav cita anche la costante diminuzione del numero dei cacciatori, riportata anche dal Piano Faunistico Venatorio Provinciale: “L’analisi dei tesserini venatori rilasciati dai singoli comuni nel corso degli ultimi 5 anni conferma come prosegua il decremento del numero totale dei cacciatori residenti in Provincia di Grosseto. Questo calo, che nel corso del quinquennio precedente si attestava intorno al 4 %, nel periodo 2005/2006 – 2011/2012 è di circa il 10%”.

Un aspetto grave della caccia, oltre alla strage di animali, – continua Bottinelli sono poi le vittime umane. In base ai dati dell’Associazione Vittime della Caccia nella sola stagione 2012/2013 ci sono stati in Italia 21 morti e 97 feriti durante battute di caccia (escludendo incidenti non riconducibili all’uso delle armi). In Toscana il dato è di 1 morto e 14 feriti, tra i quali anche minori. In Provincia di Grosseto si sono contati 3 feriti. Tutto in soli 62 giorni effettivi di caccia”.

L’invito della Lav alla dirigente è ad una – conclude il responsabile di Lav Grosseto –  matura riflessione in questo senso per mettere fine a un qualcosa che non va certamente nella direzione nella quale un istituto scolastico moderno dovrebbe muoversi”.

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