Orbetello (Grosseto). Il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Orbetello compie vent’anni di attività ed è tempo di bilanci e di prospettive per la Uosd di Anestesia e Rianimazione avviata da Maria Cinzia Casadio e dal 2015 diretta da Giovanni Stefano Pasetti.
«Sono stati vent’anni in cui questo reparto ha dato un contributo importante in termini di professionalità e aggiornamento culturale, riuscendo ad attrarre numerosi professionisti da tante parti d’Italia – spiega il dottor Pasetti -, merito della disponibilità dell’Azienda e del clima che da subito è riuscita a infondere la dottoressa Casadio. Basti pensare che sono stati oltre 50 gli anestesisti e rianimatori che hanno lavorato nella nostra Unità operativa, a cui si aggiunge un numero equivalente di infermieri e Oss che hanno contribuito ad un’offerta di cure di livello validato. Questi professionisti nel corso degli anni hanno potuto affrontare realtà più complesse, andando a lavorare a Grosseto o in altri centri nazionali di prestigio».
Nel 2005, attraverso un bando nazionale, venne reclutato il personale necessario a dar vita ad un reparto così peculiare per una realtà come quella di Orbetello e dell’Argentario, da allora circa 2500 persone sono state curate in questo ambiente. Peculiare l’impiego del reparto nel periodo pandemico: quando l’ospedale di Grosseto è diventato Covid, al San Giovanni di Dio è stata spostata tutta la Chirurgia.
«Purtroppo questa specialità medica, come anche altre, accusa una carenza di personale, un dato che colpisce l’intero Paese – spiega il direttore di Anestesia e Rianimazione di Orbetello – e venire a lavorare qui è frutto di una scelta personale che consente ai futuri professionisti una qualità di vita migliore rispetto a quella di una città medio/grande e anche un clima professionale sorprendentemente qualificato, ma indubbiamente più disteso rispetto a setting maggiormente stressanti e competitivi».
«La presenza di un reparto di Terapia intensiva all’ospedale di Orbetello è una presa in carico delle persone che necessitano di trattamenti rianimatori – dichiara il direttore generale della Asl Toscana sud est, Marco Torre -, ringrazio tutto il personale che nel corso di questi venti anni ha contribuito a offrire servizi».
«Una realtà di eccellenza che è stata preziosa durante tutti questi 20 anni ed ha dato un contributo significativo nel periodo Covid per decongestionare l’ospedale provinciale grossetano – dichiara il direttore dell’ospedale di Orbetello, Massimo Forti -; come illustrato dal dottor Pasetti, questo compito è stato svolto in un’ottica di rete tra i nostri ospedali. Un ringraziamento sincero agli operatori e alle operatrici che hanno permesso e stanno tuttora garantendo tutto questo».