Grosseto. In molti Paesi del mondo sovrappeso e obesità sono aumentati in modo considerevole. In Italia, si valuta che negli ultimi 25 anni la percentuale di bambini e bambine sovrappeso e obesi sia triplicata, con notevoli effetti di natura fisica e psico-sociale. Fondamentale, dunque, è apprendere le basi di un’alimentazione equilibrata già dalle scuole dell’infanzia.
«In Toscana il 7% di bambini e bambine è obeso, il 17% invece, in sovrappeso – spiega Nicola Vigiani, direttore dell’area dipartimentale Igiene pubblica e nutrizione dell’Asl Toscana sud est –. L’educazione alla corretta alimentazione diviene, quindi, uno strumento importante per favorire una crescita sana ed evitare conseguenze sulla salute in età adulta. Il pasto collettivo a scuola rappresenta, inoltre, un’importante occasione di educazione alimentare, durante la quale studenti e studentesse imparano a nutrirsi correttamente e a comportarsi adeguatamente a tavola».
Il mantenimento di un buono stato di salute non può prescindere dall’adozione di un’alimentazione equilibrata da un punto di vista nutrizionale. «Se questo è valido per tutte le fasce di età – continua il dottor Vigiani – in età evolutiva, un’alimentazione bilanciata è anche il presupposto per una crescita sana. Nell’ambito della ristorazione scolastica, il piano alimentare deve essere elaborato secondo principi nutrizionali scientificamente validati e deve risultare variegato e appetitoso».
L’attività dell’Asl Toscana sud est nell’ambito della ristorazione scolastica è rappresentata dal lavoro sinergico tra le Unità operative complesse Igiene degli alimenti e della nutrizione e l’Unità operativa di Dietetica del dipartimento delle Professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione, con l’obiettivo di verificare la sicurezza degli alimenti da un punto di vista igienico-sanitario e l’adeguatezza degli apporti nutrizionali. L’obiettivo è prevenire l’insorgenza di patologie cronico-degenerative correlate ad apporti squilibrati di nutrienti protratti nel tempo anche attraverso la valutazione e la validazione del piano nutrizionale.
«Ricordiamo che una corretta alimentazione parte già dalla prima colazione consumata a casa, che deve essere completa e varia dal punto di vista nutrizionale – sottolinea Gloria Turi, direttrice dell’Unità operativa professionale di dietetica –. È utile uno spuntino di metà mattina, consumato in ambito scolastico, che ha lo scopo di fornire a studenti e studentesse l’energia necessaria a mantenere viva l’attenzione durante le lezioni, consentendo al tempo stesso di arrivare all’ora del pranzo con il giusto appetito. Sono quindi da promuovere spuntini con porzioni moderate e digeribili, a base di frutta fresca, yogurt intero, frullati di frutta preparati con latte, un panino piccolo con formaggio, con olio, con pomodoro oppure con marmellata. Da escludere bibite o bevande zuccherate e succhi di frutta a favore dell’acqua»