Grosseto. La promozione della salute si fa insieme: Asl e terzo settore possono collaborare all’insegna del principio della sussidiarietà.
È questo lo spirito con cui l’Area dipartimentale per la Promozione ed etica della salute della Asl Toscana sud est ha intrapreso una attività di collaborazione con gli Ets (Enti del terzo settore) per la promozione di stili di vita sani. La sperimentazione, secondo quanto indicato dalla direzione sanitaria, inizierà dalla provincia di Grosseto per poi estendersi al resto del territorio di competenza della Asl Tse.
«L’obiettivo – spiega la direttrice della Promozione ed etica della salute della Asl Toscana sud est, Vittoria Doretti – è realizzare iniziative di interesse generale sulla base del principio della sussidiarietà orizzontale. In questo senso la pubblica amministrazione e il terzo settore attuano una collaborazione finalizzata al perseguimento di interessi comuni, favorendo forme di amministrazione condivisa, in ottemperanza dell’articolo 18 della Costituzione, relativo al diritto di partecipazione dei cittadini, in forme singole o associate».
Alla manifestazione di interesse, pubblicata a luglio e aperta fino a tutto il 2024, hanno risposto 17 Ets della provincia di Grosseto. Il prossimo 17 settembre, alle 10, nella sede Asl di Villa Pizzetti si terrà la prima convocazione del gruppo di lavoro per la co-programmazione, ma anche per l’analisi dei bisogni e quindi per la determinazione degli indicatori di valutazione che potrebbero essere utili per la costruzione del prossimo Piano sanitario sociale integrato regionale (Pssir).
«Abbiamo la necessità di ideare e realizzare progetti di promozione della salute con le comunità e le scuole – dichiara Claudio Pagliara, direttore di Codice rosa e Salute e medicina di genere -. Conoscere i reali bisogni che emergono sui territori è fondamentale e per questo le associazioni calate nelle varie realtà e più vicine ai cittadini sono importanti. Questo ci permetterà di aumentare i presidi stabili di supporto alla cittadinanza, di condividere attività di promozione collaborando».
Il percorso intrapreso grazie agli strumenti della Regione Toscana vede l’impegno dell’Area dipartimentale Promozione ed etica della salute, che comprende anche il Codice rosa e la medicina di Genere, oltre la cooperazione internazionale e la salute dei migranti, degli Ets e la partecipazione di Anci/Federsanità Toscana.