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Virus respiratorio sinciziale: arriva la campagna di immunizzazione

La campagna della Regione Toscana partirà ad ottobre e coinvolgerà anche Pediatri e Centri vaccinali Asl Tse

di Redazione
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Grosseto. Per i nati fra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025 da ottobre sarà possibile sottoporsi a immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv). Un virus che è responsabile della maggior parte delle infezioni acute delle basse vie respiratorie nei più piccoli. L’infezione durante la stagione invernale richiede l’ospedalizzazione di circa un bambino su 50 e circa il 20% dei piccoli ricoverati ha necessità di essere curato in terapia intensiva.

Da qui il via, a partire da ottobre, alla prima campagna di immunizzazione gratuita da parte della Regione Toscana in collaborazione con le Asl e che vedrà il personale della Asl Toscana Sud Est scendere in campo per proteggere i più piccoli durante la stagione invernale da un virus che può avere complicanze anche gravi.

«L’infezione nei più piccoli comporta il rischio di possibili complicanze a lungo termine, come il broncospasmo e l’asma – spiega la dottoressa Elena De Sanctis, direttrice dell’Uoc Igiene e Sanità pubblica della Asl Toscana sudest Area Est. – Nel corso dell’ultima stagione fredda i ricoveri per virus sinciziale in Toscana sono stati circa 800: tra questi bambini 160 hanno avuto necessità di terapia intensiva. Non si tratta di un vaccino, ma di un anticorpo monoclonale recentemente sviluppato, che ha mostrato un’ottima efficacia riducendo di oltre l’80 per cento i ricoveri ospedalieri nei neonati».

A somministrare la profilassi è il reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale diretto dalla dottoressa Letizia Magi, da sempre impegnato nella prevenzione dell’iniezione da virus respiratorio sinciziale, attraverso la realizzazione di una campagna di immunizzazione per i neonati a rischio, ovvero i nati pretermine o con gravi patologie.

«L’analisi dei dati sulle infezioni gravi da Vrs – spiega al riguardo la dottoressa Letizia Magi, responsabile dell’Uosd Neonatologia e Terapia intensiva neonatale e della Rete di meonatologia e patologia neonatale -, ha messo in evidenza come i neonati che hanno acquisito un’infezione grave erano quelli senza fattori di rischio alla nascita, quindi non inclusi nella profilassi, ma che per varie cause più esposti al virus nei primi mesi di vita. Con la nuova campagna di profilassi potranno essere protetti tutti i neonati, non solo quelli con fattori di rischio, prevedendo una riduzione delle forme gravi di infezione superiore all’80%».

«Il nuovo anticorpo monoclonale – prosegue la dottoressa Magi -, con una sola somministrazione, è capace di prevenire le forme gravi di malattia per tutto il periodo dell’anno in cui il virus è più diffuso. La campagna di immunizzazione verrà realizzata nel punto nascita dai medici, infermiere e ostetriche del reparto di neonatologia. Gli operatori sono a disposizione di tutte le famiglie che vorranno ulteriori informazioni in merito alla nuova campagna di immunizzazione».

«Il nuovo piano di immunizzazione nei confronti del virus respiratorio sincinziale approvato dalla Regione Toscana rappresenta un cambio di passo epocale per la salute dei bambini, specialmente dei più piccoli – commenta il dottor Marco Martini, direttore dell’Uoc Pediatria dell’ospedale di Arezzo e del Casentino -. A differenza della strategia finora disponibile, che contemplava la somministrazione di anticorpo monoclonale specifico solo per le popolazioni a rischio (in nati prematuri, affetti da cardiopatie congenite o da difetti immunitari), questo nuovo anticorpo monoclonale è offerto a tutti i neonati, rispondendo all’evidenza che nei nostri reparti più dell’80% dei ricoveri per bronchiolite riguarda nati senza fattori di rischio».

«Da sempre – prosegue il dottor Martini -, i reparti delle pediatria ospedaliere nei mesi autunno invernali si riempiono letteralmente di bambini piccoli, per lo piu al di sotto dell’anno di vita, con insufficienza respiratoria e necessitanti di ossigenoterapia e assistenza respiratoria. In non pochi casi la degenza è prolungata e non è rara la necessità di un ricovero in terapia intensiva pediatrica. Il virus respiratorio sinciziale, inoltre, non si limita a questo in quanto frequentemente provoca conseguenze anche per i primi anni di vita, consistenti soprattutto in crisi di asma ricorrente. Proprio per questo è importante la nuova strategia di immunizzazione universale. La somministrazione dell’anticorpo monoclonale, oltre a essere molto sicura, è anche molto semplice: una sola somministrazione alla nascita protegge per un periodo prolungato di 5 mesi».

L’offerta verrà garantita attraverso un percorso coordinato ed integrato che coinvolge i punti nascita, i pediatri di libera scelta e i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Asl.

I bambini nati tra il 1° aprile 2024 e il 30 settembre 2024 saranno immunizzati nell’ambulatorio del pediatra di famiglia entro il mese di ottobre. I bambini nati dal 1° ottobre 2024 al 31 marzo 2025 saranno, invece, immunizzati nei punti nascita prima della dimissione ospedaliera. L’offerta sarà ulteriormente integrata dai centri vaccinali delle Asl.

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