Grosseto. Maggiore certezza nella diagnosi del cancro alla tiroide grazie a un’importante scoperta all’ospedale Misericordia di Grosseto.
Una nuova e rara mutazione genetica della patologia è stata individuata grazie a uno studio condotto dalla Uosd Endocrinologia, diretta dal dottor Marco Capezzone, e dalla Uos di Patologia clinica molecolare, diretta dalla dottoressa Maja Rossi.
La tecnica molecolare con cui è stata rilevata la mutazione permette di effettuare uno screening approfondito sulla natura dei noduli tiroidei, patologia estremamente diffusa nel territorio.
“La maggioranza dei noduli tiroidei sono benigni – spiega Capezzone – La possibilità di utilizzare mezzi diagnostici d’avanguardia, come la strumentazione Next Generation Sequencing (Ngs), consente analisi di estrema precisione di quella quota minoritaria di noduli tiroidei maligni o potenzialmente suscettibili di trasformazione. La profilazione molecolare delle neoplasie è inoltre attualmente necessaria per l’attuazione di una medicina di precisione. Lo studio ha visto la collaborazione del direttore del dipartimento di Medicina interna e specialistiche, Massimo Alessandri, delle dottoresse Eugenia Morabito e Gilda Dalmazio, di Endocrinologia, del direttore del dipartimento della Medicina di laboratorio, Agostino Ognibene, dei dottori Sara Bardi e Michele Cirianni, della Patologia clinica molecolare, e di professionisti dell’Università di Pisa, di Siena e di Napoli ed é stato pubblicato su una rivista scientifica internazionale”.