Porto Santo Stefano (Grosseto). Nei giorni scorsi si è riunito il comitato direttivo della Lega Spi Cgil Argentario, alla presenza di Erio Giovannelli, segretario generale della Spi provinciale, e di Olinto Bartalucci, responsabile del dipartimento sanità della Spi Cgil provinciale.
Nell’occasione è stato preso in esame il problema della realizzazione della Casa di comunità hub di Porto Santo Stefano, che l’amministrazione comunale argentarina vuole spostare rispetto alla localizzazione già individuata. È stato fatto anche il punto rispetto alla partecipazione alla manifestazione nazionale a Roma per il 7 ottobre – “La via maestra e la Costituzione” – alla quale lo Spi Cgil di Monte Argentario parteciperà con una propria delegazione.
«La Casa di comunità – spiega il segretario provinciale dello Spi Cgil, Giovannelli – è prevista dal piano della Regione Toscana: oltre 1.000 metri quadrati composta da studi di medici specialisti e di famiglia, strutture per esami strumentali e diagnostici, prelievi, uffici amministrativi e altro ancora. I lavori di realizzazione dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2024 in quanto l’Ausl Toscana sud est ha concluso tutto l’iter amministrativo e progettuale. Un intervento determinante e particolarmente atteso dalla popolazione, perché si tratta della struttura sanitaria territoriale principale di tutta l’area del distretto sanitario delle Colline dell’Albegna».
Lo Spi Cgil dell’Argentario, congiuntamente alla segreteria provinciale, ritiene che tale struttura sanitaria sia la priorità per tutti i cittadini del promontorio e dei comuni limitrofi.
«Noi non ci scordiamo della pandemia di Covid-Sars-2 e soprattutto non vogliamo dimenticare i morti, i troppi morti del nostro comune. Per questo motivo rivendichiamo con forza, senza ulteriori perdite di tempo, la realizzazione dell’opera – ha sintetizzato Luciano Schiano, segretario di Lega di Monte Argentario –. Dev’essere chiaro a tutti che, per lo Spi provinciale, i finanziamenti del Pnrr che la Regione Toscana ha destinato alla Casa di comunità di Porto Santo Stefano e alle altre 5 strutture dislocate nel territorio provinciale non possano e non debbano andare perduti. Non è più il tempo delle polemiche, è invece il momento della realizzazione del progetto, perché siamo convinti che la sanità territoriale debba essere sempre più vicina al cittadino nel momento del bisogno, anche nel distretto delle Colline dell’Albegna. Per questo, la Lega Spi dell’Argentario e lo Spi provinciale auspicano che nelle prossime settimane tutti i soggetti istituzionali interessati convergano unitariamente anche sull’ubicazione della struttura al fine di accelerare la realizzazione di quest’opera fondamentale nell’esclusivo interesse dei cittadini».