Grosseto. “Nessuna volontà di tenere all’oscuro il Comune di Grosseto, ma un mero fraintendimento di cui mi scuso e mi assumo la responsabilità. Abbiamo sempre dimostrato di essere collaborativi con tutti i soggetti consorziati per tutte le questioni di natura tecnica e professionale”. Marcello Giuntini, presidente di Coeso Società della Salute, replica così al sindaco Vivarelli Colonna.
“Abbiamo ricevuto – spiega Giuntini – due richieste dal Comune capoluogo: una relativa al bilancio consolidato, l’altra più generica sui dati circa i centri di costo. Ingenuamente abbiamo ritenuto che si trattasse della medesima richiesta e gli uffici hanno, di conseguenza, fornito i dati relativi alla prima questione”.
Il presidente di Coeso Società della Salute, quindi, smorza i toni e precisa: “Per quanto attiene la seconda richiesta di chiarimenti, che abbiamo compreso essere di diversa natura dopo le dichiarazioni del sindaco Vivarelli Colonna, abbiamo bisogno, come riportato in una lettera che abbiamo oggi predisposto, di un referente tecnico del Comune di Grosseto, in modo che i nostri uffici si possano interfacciare per dare risposte, nel più breve tempo possibile, alle domande presentate. Il sindaco di Grosseto ha tutto il diritto di chiedere dati e sono convinto che, all’esame di questi, emergerà senza dubbio il fatto che tale Comune non sia mai stato penalizzato”.
“Per quanto riguarda la questione dei patti parasociali non rispettati – aggiunge Giuntini –, è evidente che il primo cittadino di Grosseto non può riferirsi alla mia persona: non ho mai trattato i temi della governance, ma mi sono trovato a ricoprire un ruolo, in modo legittimo, in una situazione di impasse e tensione. L’ho fatto con il massimo dell’impegno e della dedizione e con uno spirito assolutamente bipartisan, che credo possa essere difficilmente contestato. Invito, quindi, a lasciare la mia persona fuori dalla polemica politica, perché in questi mesi di mandato ho gestito la Società della Salute con trasparenza e apertura, senza fare figli e figliastri, così come ho sempre detto di essere disponibile a fare un passo indietro qualora la politica trovasse una soluzione condivisa”.
Infine Giuntini torna sulla questione del maxi distretto: “Il tema della risuddivisione territoriale è serio e non può essere declinato con prove di forza tra i soggetti politici, perché ne andrebbe della qualità dei servizi ai cittadini. Per questo, torno ad invitare tutti a un confronto costruttivo e concreto che lasci da parte questioni ideologiche e di appartenenza”.