Grosseto. “Il dibattito sul maxi distretto socio-sanitario va avanti da tempo e la discussione è sempre aperta. Per questo, sottolineando come le richieste dei consiglieri comunali siano sempre legittime e siano un esempio di partecipazione democratica, vorrei fare delle considerazioni per aggiungere alcuni elementi di riflessione“.
Marcello Giuntini, presidente del Coeso Società della Salute, interviene in merito al cosiddetto ‘maxi distretto’ e ai problemi della sanità.
“Il Coeso Società della Salute – aggiunge il presidente – gestisce i servizi socio sanitari e la sua assemblea dei soci ha valenza di conferenza zonale dei sindaci per quel che attiene le attività sanitarie. Prendo atto del disagio di cui si fa portavoce il consigliere Gabrielli, ma sottolineo che nè all’interno della giunta del Coeso, né dell’assemblea dei soci abbiamo ricevuto dal Comune di Grosseto un interessamento su queste questioni che, altrimenti, avremmo portato in discussione in assoluto spirito di collaborazione, che ha sempre contraddistinto il percorso del Coeso. Credo che le difficoltà messe in rilievo da Gabbrielli, come carenza di medici di medicina generale, di medici specialistici e di infermieri, siano di contesto e che tali difficoltà non cambino in base alle dimensioni territoriali del distretto perché sono comuni, purtroppo, a tutto il nostro Paese. Per questo, a prescindere dall’appartenenza politica, tutti noi rappresentanti dei cittadini dovremmo chiedere agli organi di governo preposti di investire maggiormente sulla sanità pubblica, sul reclutamento del personale e sul fondo sanitario”.
“Tornando a discutere dell’ampiezza territoriale del distretto Amiata grossetana, Colline Metallifere Grossetana – prosegue Giuntini -, non credo che si possa affermare che il Comune di Grosseto sia stato relegato a un ruolo marginale nelle decisioni da prendere, anche perché la maggior parte dei progetti innovativi e sperimentali che vengono messi in campo dal Coeso sono realizzati nel comune capoluogo. Inoltre, dovremmo chiederci se una realtà più piccola avrebbe le stesse capacità di attrazione di finanziamenti che la nostra Società della Salute ha avuto in questi anni”.
“Il tema è aperto – conclude Marcello Giuntini – e coinvolge tutte le ex aree distretto: Amiata, Colline Metallifere, dove ci sono anche prese di posizioni trasversali, e Grossetana. Quindi l’intento del consigliere Gabbrielli non è solo legittimo, ma anche meritevole, anche se non limiterei la discussione all’occupazione dei ruoli, ma lo estenderei al modo migliore di investire le risorse per erogare i servizi più adeguati nell’interesse dei cittadini”.