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Grosseto. Favorire l’informazione sulla donazione di sangue, tessuti e organi ed educare e sostenere le persone coinvolte nella donazione è uno dei valori degli infermieri, sottolineato infatti dall’articolo 26 del Codice deontologico. Per questo l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto si unisce alla celebrazione della XIV Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, che ricorre domani, domenica 16 aprile.
“Acconsentire alla donazione di organi e tessuti è un gesto di straordinaria solidarietà che mette al centro la salute e la vita delle persone – spiega Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto – e che tutti possono decidere di compiere. Come infermieri abbiamo il mandato deontologico di promuovere questo gesto straordinario e, quindi, cogliamo l’occasione della Giornata nazionale della donazione per ricordare a tutti i cittadini che è possibile dichiarare la propria disponibilità in fase di rinnovo della carta di identità“.
I dati
Sono quasi 2 milioni gli italiani che, lo scorso anno, hanno fornito il proprio consenso a donare al momento del rinnovo della carta di identità, come rivelano i dati del report “Indice del dono”, pubblicato dal Centro nazionale trapianti.
“Ma ci sono anche tanti italiani, circa 900mila, che non hanno prestato il proprio consenso“, continua Draoli. L‘opposizione è più frequente fra i giovanissimi e cresce tra gli ultra settantenni.
“Probabilmente perché si tende a pensare che la donazione non sia possibile in età avanzata, ma non è così – precisa il presidente di Opi –. Per questo vogliamo sottolineare l’importanza di questa scelta, che può essere vitale per tante persone: in Italia, oggi, sono circa 8mila coloro che stanno aspettando un trapianto e, tra questi, 200 sono bambini“.
Gli infermieri operativi nel “procurement”, ovvero nelle procedure che possono consentire lo scambio tra un donatore e il ricevente, svolgono un ruolo fondamentale: hanno il compito di effettuare la valutazione del potenziale donatore a cuore fermo o a cuore battente, occuparsi della relazione di aiuto per la famiglia del potenziale donatore, gestire dal punto di vista logistico e organizzativo il processo della donazione.
Il ruolo dell’infermiere nella donazione
Il ruolo dell’infermiere è fondamentale, quindi, per promuovere la solidarietà biologica e per diffondere la cultura del dono come atto volontario. “Perché deve essere un’azione responsabile e consapevole – sottolinea Draoli –, ecco perché ci teniamo a sostenere l’iniziativa ‘Dichiara il tuo Sì al Comune’, promossa dal Ministero della Salute che, in occasione della Giornata nazionale per le donazione e il trapianto di organi e tessuti sarà lanciata dal Centro nazionale trapianti in collaborazione con l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani. Ribadiamo anche la nostra disponibilità ai Comuni del territorio e agli soggetti interessati per realizzare azioni di sensibilizzazione e informazione condivise”.