Grosseto. Per il quinto anno consecutivo la Asl Toscana sud est ha ottenuto il riconoscimento di certificazione di qualità Iso9001:2015 per il percorso di gestione e cura del piede diabetico. Per la prima volta lo stesso riconoscimento è esteso anche alla diagnosi e alla cura del diabete. Una certificazione di qualità che raddoppia per i due centri di diabetologia di Arezzo e Grosseto e che individua gli standard per la cura della patologia che fanno parte del protocollo applicato nei due centri di cura dell’area vasta.
«Intraprendere il percorso di certificazione – commenta Simona Dei, direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est – è importante perchè aiuta a semplificare le procedure, standardizzare i processi, uniformare e razionalizzare le attività, ottimizzare tempi e risorse. Una volta ottenuta la Certificazione, il processo prosegue e si intensifica con il mantenimento e miglioramento del sistema attraverso un modus operandi che monitora continuamente l’attività ed accresce il desiderio di migliorare le prestazioni».
«Siamo orgogliosi – dichiara la dottoressa Loredana Rizzo, direttore dell’Area dipartimentale e dell’Uoc Diabetologia dell’Azienda Usl Toscana sud est – perché viene riconosciuta di ‘qualità’ una attività diabetologica attuata da tempo nelle unità di Diabetologia di Arezzo e Grosseto. Un traguardo importante raggiunto con il contributo e la completa dedizione del personale, che conferma l’attenzione verso i pazienti e l’impegno costante a predisporre un servizio efficiente finalizzato al soddisfacimento dell’utenza».
«Il rinnovo della certificazione Iso 9001 per il Pdta del piede diabetico e l’estensione della certificazione a tutta l’attività diabetologica – prosegue Rizzo – dimostrano un approccio alla cura dei nostri pazienti diabetici incentrato sul miglioramento continuo attraverso la predisposizione di specifici indicatori, il monitoraggio degli stessi, l’individuazione di aree di criticità e la gestione del rischio clinico al fine di promuovere la salute e la sicurezza del paziente».
«Il processo di miglioramento della qualità – commenta la dottoressa Alessia Scatena, direttore dell’Uoc Diabetologia di Arezzo – abbraccia ogni aspetto dell’assistenza alle persone affette da diabete da parte dei team multidisciplinari e multiprofessionali presenti nelle due realtà, a partire dal primo accesso al servizio, alla cura del diabete di tipo 1, di tipo 2, della gravidanza nel diabete, all’utilizzo delle tecnologie avanzate e della gestione integrata con i medici di medicina generale. Il percorso verrà proseguito nei prossimi anni con l’obiettivo di essere sempre più efficaci nella gestione e nella cura dei nostri pazienti».
Due strutture dove il lavoro viene svolto in team grazie al supporto della Rete degli infermieri specialisti in wound care sul territorio di cui la dottoressa Sara Sandroni è responsabile aziendale.
«La qualità dei risultati ottenuti – conclude Simona Dei – è frutto dell’intenso lavoro dei due centri di Diabetologia che in questi anni hanno gestito il diabete in rete con i medici internisti che prendono in carico una parte dei pazienti diabetici sul territorio aziendale. Ringrazio anche il contributo determinante dato dal dottor Maurizio Manini, direttore dell’Uoc di Medicina interna dell’ospedale di Orbetello, e di tutti i colleghi internisti che ogni giorno collaborano attivamente per rispondere alla presa in cura complessiva del paziente diabetico attraverso ambulatori dedicati».