Grosseto. Estrema accuratezza e sicurezza della diagnosi, questi i valori aggiunti, garantiti ai pazienti dell’Uosd Endocrinologia dell’ospedale Misericordia di Grosseto, con l’introduzione dell’innovativa tecnica Next Generation Sequencing (Ngs) nella diagnosi del tumore alla tiroide.
Dal mese di marzo, infatti, grazie alla collaborazione tra l’Endocrinologia, diretta dal dottor Marco Capezzone, e la Patologia clinca molecolare, diretta dalla dottoressa Maja Rossi, i pazienti possono beneficiare di un salto di qualità e un’ulteriore garanzia nella presa in carico del loro problema di salute.
“Ogni paziente che presenti uno o più noduli tiroidei con determinate caratteristiche che li rendano potenzialmente pericolosi, deve effettuare l’ago aspirato – spiegano Capezzone e Rossi –. A differenza di prima, il materiale ottenuto viene analizzato con questa tecnica all’avanguardia, un metodo di sequenziamento genico di ultima generazione che, considerando uno spettro più ampio di geni, consente di aumentare in maniera significativa la specificità e la sensibilità della risposta citologica. La metodologia viene applicata sui noduli a citologia indeterminata, ovvero quando attraverso l’analisi tradizionale non si distingue chiaramente la natura benigna o maligna del nodulo, e in quelli classificati ecograficamente ad alto rischio, quindi con caratteristiche ecografiche di sospetto, ad integrazione così della risposta della citologia tradizionale. Il lavoro di squadra e la disponibilità di tecnologie avanzate sono motivo di qualità ancora maggiore nella risposta di salute che forniamo ai nostri pazienti e parlando di una patologia oncologica è fondamentale che l’indagine conoscitiva sia quanto più oculata e precoce”.