Home Costa d'argento Settimana del glaucoma: screening e visite gratuite, ecco come prenotare

Settimana del glaucoma: screening e visite gratuite, ecco come prenotare

Giovedì 16 marzo, dalle 8.30 alle 14.30, è previsto un open day all'ambulatorio Glaucoma dell'ospedale Misericordia

di Redazione
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Grosseto. Tante le iniziative della Asl Toscana sud est in provincia di Grosseto, in occasione della Settimana mondiale del glaucoma, in programma dal 12 al 18 marzo.

Le visite gratuite

Nella zona grossetana i medici dell’Oculistica di Grosseto, diretta dal dottor Angelo Balestrazzi, saranno disponibili per l’intera settimana per visite gratuite in diverse strutture della provincia, tramite prenotazione telefonica al Cup, ai numeri 800.500483 da fisso oppure 0564.972191 da cellulare. E’ possibile prenotare nei giorni giovedì 9 e venerdì 10 marzo. Potranno accedere i cittadini residenti nel territorio della Asl Toscana sud est, over 40, che non abbiano effettuato una visita oculistica negli ultimi due anni.

Giovedì 16 marzo, dalle 8.30 alle 14.30, è previsto un open day all’ambulatorio Glaucoma dell’ospedale Misericordia (area ambulatoriale, piano terra della palazzina “Roscini”), coordinato dal dottor Bernardino Tartaglia: oculisti, ortottiste e infermieri saranno a disposizione della cittadinanza e di quanti vorranno avere chiarimenti sulla patologia glaucomatosa e/o effettuare esami di screening con l’obiettivo di un’eventuale diagnosi precoce o prevenzione della malattia. L’accesso è diretto, quindi senza bisogno di prenotazione.

Le iniziative della campagna di prevenzione e sensibilizzazione nel grossetano si concludono venerdì 17 marzo, grazie alla fattiva collaborazione dell’Unione italiana ciechi di Grosseto e del suo presidente, Sioli Sereni. Dalle 10.30 circa alle 13 e dalle 14 alle 18, il camper Unità mobile di visita oculistica, offerto dalla Iapb (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità), farà tappa a Borgo Carige, a Capalbio, per una giornata di screening gratuito per il glaucoma effettuato dal dottor Tartaglia.

Il glaucoma

“Il glaucoma è una patologia cronico degenerativa nei confronti della quale la prevenzione e la diagnosi precoce sono strumenti fondamentali per evidenziarla prima che danni irreversibili abbiano già compromesso la vista – afferma Balestrazzi -. Il glaucoma è molto frequente, è infatti la seconda causa di cecità nel mondo e ne sono affetti circa 55 milioni di persone. In Italia ne sono affetti circa 1 milione di persone, di solito dopo i 50 anni di età, ma circa la metà di essi non sa di esserne colpita. Interessa quasi sempre entrambi gli occhi, nella maggioranza dei casi è dovuto ad un aumento della pressione oculare che, nel tempo, causa danni permanenti alla vista accompagnati da riduzione del campo visivo, restringimento dello spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa e alterazione della testa del nervo ottico, evidenziabile con un esame del fondo oculare”.

“Il glaucoma è definito il ‘ladro silenzioso della vista’, in quanto asintomatico, se non in fase avanzata, quando ormai si ha una irreversibile perdita del campo visivo. Solo in alcuni casi può manifestarsi in forma acuta con dolore all’occhio, nausea, vomito, forte irritazione oculare e pressione oculare elevata. Una semplice visita oculistica può permettere di individuare un glaucoma in fase iniziale – spiega Tartaglia. E’ necessario quindi sottoporsi a controlli oculistici costanti soprattutto se sono presenti fattori di rischio quali l’età, oltre i 40 anni, e la familiarità. Dal 2015 al a Grosseto è attivo l’ambulatorio di prevenzione e cura del glaucoma: l’accesso a tale ambulatorio avviene dopo una prima visita oculistica presso l’oculista di fiducia o presso gli specialisti ambulatoriali, si svolge un giorno a settimana e prevede una visita oculistica completa corredata da esami diagnostici strumentali, tra cui il campo visivo. Il percorso prevede un successivo monitoraggio costante del quadro clinico (20% dei casi), un trattamento terapeutico medico (35% dei casi), parachirurgico, (15% dei casi) e chirurgico (30% dei casi)”.

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