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Pubblica amministrazione, sanità e scuola, la Cgil: “Servono interventi urgenti”

di Redazione
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La Funzione pubblica della Cgil torna a far sentire la propria voce sui temi che riguardano i servizi sanitari in provincia di Grosseto, facendolo sulla scorta del successo ottenuto alle recenti elezioni delle Rsu, gli scorsi 5, 6 e 7 aprile. La Fp Cgil, infatti, ha ottenuto 2.000 voti sui 4.974 voti espressi dai dipendenti della Ausl Toscana Sudest Grosseto-Siena-Arezzo, risultando largamente il primo sindacato per rappresentatività.

In provincia di Grosseto, in particolare, Fp Cgil ha raggiunto il 37 per cento dei consensi, con un incremento di quasi il 5 per cento sulle elezioni del 2018, superando anche i sindacati professionale, sindacati che rappresentano esclusivamente alcune categorie della sanità.

«L’approccio interprofessionale della Cgil – spiega il segretario della Funzione pubblica, Salvatore Gallotta –, che guarda trasversalmente ai settori della sanità, è stato evidentemente apprezzato dai lavoratori. A questo proposito vogliamo porre con chiarezza il tema del taglio di oltre 50 milioni di euro al bilancio dell’Ausl Toscana Sudest, che prima è stato evocato, ma rispetto al quale non ci sono state prese di posizioni chiarificatrici da parte della direzione aziendale.

La preoccupazione della Fp Cgil è che, come sempre, si cerchi di scaricare i problemi di gestione finanziaria della sanità sulla pelle dei lavoratori e, quindi, sulla qualità dei servizi agli utenti del Sistema sanitario. Lo diciamo perché alla vigilia di un’estate che si annuncia molto impegnativa per le strutture sanitarie provinciali, al personale vengono rifiutate le ferie dopo quasi tre anni di impegno straordinario per contrastare la pandemia di Covid-19. Ad esempio, la mancata sostituzione dei tanti tecnici di laboratorio che in questi giorni lasceranno il nostro territorio per altre sedi, circa 13 unità, che rappresentano il 30% degli effettivi, già oggi comporta per i pazienti/cittadini l’attesa di oltre un mese per avere i risultati degli esami istologici e andrà certamente a peggiorare. A Follonica, al Punto di primo soccorso, nonostante l’impegno preso lo scorso anno dall’Azienda di riorganizzare i turni per garantire i servizi ai cittadini, essendo disatteso, continuano a esserci carenza di personale e mezzi. A Orbetello il personale assorbito nella bolla Covid non è stato sostituito nei settori di prima assegnazione, incrementando i carichi di lavoro al personale rimasto e di conseguenza riducendo i servizi ai cittadini. Tutte le periferie del nostro sistema sanitario grossetano si trovano in gravi difficoltà sia rispetto al personale sanitario che amministrativo, con riduzioni importanti dei servizi a tutti i cittadini.

Per questo – conclude Gallotta chiediamo alla Direzione aziendale di farsi carico velocemente dei problemi e di aprire un confronto di merito con il sindacato sulle tante questioni aperte. Anche perché la situazione si sta deteriorando velocemente, e questo non potrà non avere come conseguenza che lo stato di agitazione».

La Flc Cgil, da parte sua, alle ultime elezioni delle Rsu, oltre a essere il primo sindacato nelle scuole della provincia, ha ottenuto il miglior risultato in tutta la Toscana. Ottenendo il 44% di voti, con 46 rappresentanti eletti su 99 totali (le altre sigle, Uil 15,50%, Gilda 12%, Cisl 11%, Snals 9%, Cobas 4,50%, Anief 3,50%, Usb 0,26%).

In ogni istituto del territorio è presente almeno un rappresentante sindacale della Cgil e questo garantisce una presenza ancora più capillare, oltre a un rapporto costante con i lavoratori; due aspetti fondamentali per un modello di sindacato come quello della Cgil che parte dal basso. Questo importante risultato è la conferma dell’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni dal segretario Cristoforo Russo, che annualmente incrementa il numero di tesserati ed ora ha raggiunto un più 69% di voti, rispetto alle scorse elezioni Rsu del 2018. Un lavoro che ha puntato a garantire dei servizi affidabili, a dare risposte ai lavoratori e soprattutto che ha messo al centro le lotte per i diritti dei lavoratori precari.

«Aver ottenuto il 44% delle preferenze dei lavoratori è per noi un grande risultato, che ci indica che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta – spiega il segretario della Flc Cgil Cristoforo Russo. I lavoratori hanno premiato la coerenza delle politiche e dell’azione sindacale, il rigore nella difesa dei diritti, l’impegno a fianco dei precari, la lotta contro i tentativi di smantellare il sistema pubblico di istruzione e formazione e la ricerca pubblica, la lotta per la pace. Questo successo elettorale richiede una grande responsabilità nel continuare la nostra azione sindacale in questa direzione e ci permette di gettare le basi per un altro passaggio, i lavoratori della scuola devono prendere sempre più coscienza del ruolo del sindacato, sono loro che devono essere il nostro stimolo e la nostra forza, in un rapporto costante, fatto di ascolto e informazione. A conferma di questo abbiamo organizzato per il mese di maggio le assemblee sindacali in tutte le scuole della provincia, per disegnare insieme ai lavoratori una mappa delle priorità. Possiamo cambiare la scuola e le condizioni di lavoro solo se siamo tutti insieme e tutti protagonisti».

Infine, Russo e Gallotta sottolineano un aspetto determinante: «E’ ormai evidente – spiegano i due sindacalistiche tutti i servizi della Pubblica amministrazione hanno bisogno di più risorse. Che è necessario un cambio di passo sulle priorità del Governo, in modo da mettere la Pubblica amministrazione nelle condizioni di poter garantire servizi efficienti ai cittadini. Qui a Grosseto, nel settore della scuola, i tagli delle risorse li vediamo, non solo negli organici degli istituti, ma anche nella gestione del Provveditorato, i cui impiegati diminuiscono nel tempo, mentre il carico di lavoro aumenta e la carica del provveditore cambia in modo irregolare impedendo una gestione sul lungo tempo. Situazione simile negli altri comparti, dagli Enti locali a Ministeri, Inps e agenzie, dove la mancanza di personale e l’età media elevata dei dipendenti sono elementi di forte criticità sottovalutati, che incidono pesantemente sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini».

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