“Evidentemente, all’Asl hanno preso la decisione di giocare a far finta di non capire“. Con queste parole il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, commenta la replica dell’Asl Toscana Sud Est alle dichiarazioni con cui si chiedeva la revisione della delibera che ha escluso Grosseto dall’istituzione di posti letto in strutture periferiche destinanti ai positivi al covid, ma asintomatici e bisognosi di altre cure.
“Per prima cosa – prosegue Vivarelli Colonna – ho preso atto con disappunto dell’ulteriore mancanza di garbo istituzionale nei confronti del Primo cittadino di Grosseto, in quanto al mio accorato appello in difesa del nostro territorio si è scelto di far replicare non il direttore generale, a cui mi sono rivolto, ma il dirigente che, tra le altre cose, ha proposto la delibera contro cui, non solo io, mi sono scagliato. Una ‘deresponsabilizzazione’ che ritengo irrispettosa verso tutto il territorio.
Entrando nel merito, invece, visto che mi sembra non si voglia comprendere la gravità del messaggio, voglio essere ancora più chiaro, anche a beneficio dei cittadini che rappresento: dire che in Maremma sono stati predisposti (e con quale fatica) posti letto di cure intermedie a Castel del Piano e (da lunedì scorso) a Pitigliano è certamente vero, ma quelli ci sono anche a Bibbiena e alla Fratta, per la zona di Arezzo, e alla Rugani, Quisisana e Campansi, per il senese. Come se non avessimo chiaro il concetto di cure intermedie, radicalmente diverso da ciò che chiediamo nello specifico. Posti per cure intermedie, cioè per accogliere pazienti che necessitano di ultimi trattamenti prima del rientro a casa, sono stati assegnati a tutti e fare riferimento solo a questo lo trovo a dir poco scorretto.
Nel mio intervento parlavo invece delle cosiddette ‘bolle Covid’ per gli incidentalomi, cioè per quei pazienti che, andati in ospedale per altre cause, vengono trovati positivi seppur asintomatici al Covid. Ed è proprio qui che manca quello che, invece, è stato previsto per gli altri territori, La delibera individua per queste categorie di pazienti tre ospedali bolla e cioè Montevarchi, Nottola e Campostaggia, appositamente per il decongestionamento di Arezzo e Siena. Invece, anziché fare altrettanto da noi, l’ospedale bolla Covid per Grosseto non viene previsto, lasciando l’onere di far fronte alle necessità di quei pazienti al solo ospedale Misericordia, che rischia di collassare anche a causa della acuta carenza di personale medico e soprattutto di infermieri e operatori sanitari.
Ecco perché ribadisco nuovamente la necessità di cambiare o integrare la delibera individuando anche per la Maremma bolle Covid in grado di permettere all’ospedale principale di funzionare correttamente sia per la patologia Covid sia per quella no Covid. Non sono disponibile – conclude Vivarelli Colonna – a giocare con le parole o a subire irrispettosi racconti di parte non provenienti per giunta da chi avevo chiamato direttamente in causa. L’evidenza di quanto sostengo è solare e rinnovo il mio invito al direttore generale ad assumersi la responsabilità di correggere rapidamente la rotta, anche in linea con quanto sostenuto in questi giorni dall’assessore regionale Bezzini, che invita le Asl ad aprire ospedali bolla per gli incidentalomi e al quale è mia intenzione rivolgermi se il mio appello dovesse restare ancora inascoltato. Come già detto, non ho intenzione di mollare fino a quando il nostro territorio non avrà ricevuto la considerazione che le è dovuta”.