Home Amiata La terapia forestale ai tempi del covid: se ne parla in un incontro alla Cascata d’Acqua Alto

La terapia forestale ai tempi del covid: se ne parla in un incontro alla Cascata d’Acqua Alto

di Redazione
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Nella suggestiva cornice della Cascata d’Acqua Alto, in località Le Piane ad Arcidosso, si svolgerà, giovedì 12 agosto, a partire dalle 17.30, l’incontro dal titolo “Terapia forestale, il bosco che cura”, organizzato dal Cai e dal Cnr in collaborazione con l’amministrazione comunale.

Gli effetti benefici sulla salute che derivano dall’esposizione agli ambienti forestali sono noti da decenni, tanto che in alcuni Paesi la terapia forestale ha un ruolo riconosciuto nella prevenzione medica, con risultati in termini psico-fisiologici confermati da una crescente produzione scientifica. La terapia forestale si inscrive oggi a pieno titolo tra i tanti e preziosi servizi ecosistemici offerti dalle foreste, che saranno affrontati durante l’incontro.

L’immersione in foresta produce effetti diretti e misurabili con un’azione ad ampio spettro che investe la sfera psicologica, neurologica, cardiocircolatoria e immunitaria. I tanti stimoli presenti nella foresta agiscono in modo sinergico, e sono mediati da tutti i sensi umani – dalla vista all’udito, dal tatto al gusto e all’olfatto. Immergersi nella foresta diventa quindi un bagno di salute, inavvertitamente permeati di sostanze emesse dalle piante e dal sottobosco, biologicamente attive sul cervello, sul fisico e sullo spirito.

Il tema diventa ancor più attuale rispetto alla pandemia da Covid-19 visto che è stato recentemente proposto un ulteriore ruolo attivo e benefico delle foreste nel contenimento della diffusione dell’infezione e soprattutto della relativa letalità. In particolare, questi effetti rimanderebbero all’emissione in atmosfera da parte delle piante e del suolo forestale, e conseguente inalazione, di certi composti organici volatili biogenici (BVOC), in particolare alcuni terpeni dotati di attività antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulanti e benefiche sul piano psicologico e cognitivo. Le proprietà di questi composti – oli essenziali che fanno della foresta una vera e propria dispensatrice di aromaterapia naturale – contribuiscono in modo decisivo alla funzionalità della terapia forestale.

Quale migliore occasione e palcoscenico per introdurre questi argomenti se non la Cascata d’Acqua Alto, immersa nel bosco arcidossino, insieme alla dott.ssa Alessandra Signorini, del Dipartimento oncologico della Asl Toscana Sud Est, e il dott. Massimo Vegni, direttore della Scuola regionale di escursionismo toscana del Club Alpino Italiano.

A tal proposito il dott. Vegni ricorda che “non tutte le foreste e boschi apportano gli stessi benefici, dipende molto dalla varietà arboree presenti. Nella fattispecie l’Amiata rappresenta uno dei luoghi ideali dove sviluppare questa disciplina poiché è stato dimostrato come i faggi siano tra gli alberi più salutari per questo tipo di terapia”.

Per il sindaco Jacopo MariniI temi affrontati in questo incontro potrebbero aprire nuove prospettive per la nostra montagna e mettere la basi per quella ripresa verde tanto auspicata che superi la logica del turismo di massa, che non ci appartiene, puntando sempre più, invece, anche sul quel turismo della salute che proprio in questo momento storico diventa trainante per un nuovo stile di vita”.

La cittadinanza è invitata a partecipare. Ingresso libero.

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