“La pandemia causata dal covid-19 determina effetti devastanti sulla salute delle persone, ma genera anche rilevanti difficoltà sui servizi sanitari“.
A dichiararlo è Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittino e presidente della conferenza dei sindaci della Asl Toscana Sud Est.
“Nell’ultima ordinanza della Regione Toscana viene stabilita l’interruzione del servizio di guardia medica dalle ore 0:00 alle ore 8:00 – spiega Termine -. La notte, dunque, il ‘supporto medico’ a disposizione dei cittadini toscani diventa un centralino telefonico. La scelta è dettata e motivata dalla necessità di spostare risorse specialistiche a servizio del contrasto del virus. La continuità della cura e l’assistenza notturna possono, dunque, essere sacrificate. Tra le altre cose si paventa anche la fattispecie di una modifica definitiva e non temporanea al servizio della guardia medica. La ‘coperta’ della sanità, si afferma di fatto nell’atto regionale, è troppo corta e in Toscana si cerca di sopperire semplicemente eliminando una parte delle 24 ore in ottica pattizia al ribasso con la Fimmg“.
“Nei fatti un cittadino che abbia un qualsiasi bisogno sanitario dalle ore 0:00 alle ore 8:00 deve in prima battuta accontentarsi di un telefonista e poi, se proprio ha bisogno, dovrà rivolgersi al 118, e solo allora partirà un’ambulanza e arriverà al suo domicilio. Per sopperire all’assenza delle guardie mediche notturne si carica il servizio del 118 di ulteriori funzioni e compiti rischiando di mettere in crisi anche queste strutture già in sofferenza – conclude Termine -. La Regione Toscana, con il suo atto, ‘sospende’ la sua attenzione verso la salute della popolazione per otto ore e mette in discussione il concetto stesso della continuità assistenziale privilegiando soltanto una patologia. Ritengo che sia una scelta sbagliata e che debba essere rivista subito, perlomeno nei territori più marginali ed isolati“.