Sono 100 e sono al lavoro da stamani in un padiglione di Arezzo Fiere. E’ la nuova centrale di tracciamento dei contatti Covid per l’intera Asl Toscana Sud Est. Sono medici, infermieri, tecnici sanitari e studenti degli ultimi anni di medicina e scienze infermieristiche, assunti da una graduatoria del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Il presidente Giani ha deciso tre centrali in Toscana: Firenze, Massa e, appunto, Arezzo.
Asl Toscana Sud Est ha sottoscritto un contratto per l’utilizzazione degli spazi di un padiglione con Arezzo Fiere e Congressi e sta completando la stipula dei contratti di lavoro autonomo a tempo determinato con gli operatori. Estar ha provveduto al noleggio delle dotazioni informatiche e telefoniche.
I 100 operatori di Arezzo sono stati divisi in due turni e operano in “isole” di 20 posti per evitare che un eventuale caso positivo possa bloccare la centrale.
Questa nuova centrale si aggiunge a quella attivata già il 19 ottobre dalla Asl Toscana Sud Est nella biblioteca del San Donato e nella quale operano 10 sanitari.
“Il modello di funzionamento è stato indicato dalla Regione Toscana – ricorda Daniela Cardelli, direttrice delle professioni tecnico sanitarie della Asl Toscana Sud Est –. La centrale consulta il portale Sispc e, nel caso di un referto positivo, crea la ‘pratica’. La persona positiva, considerata adesso ‘caso’, viene contattata e si svolge l’indagine epidemiologica con conseguente individuazione dei contatti stretti. Il caso viene quindi assegnato all’Usca di riferimento per territorio e alla persona positiva vengono inviate le prescrizioni alle quali dovrà attenersi. Si passa quindi alla raccolta delle informazioni sui contatti stretti e anche a questi vengono inviate le prescrizioni. Al termine del periodo di quarantena, ecco il tampone di controllo. Queste attività vengono svolte 7 giorni su 7 e per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20. Ogni settimana contiamo di essere in grado di svolgere, per l’intera Asl Toscana Sud Est, 1.500 indagini epidemiologiche. A queste lavoreranno circa 100 operatori, in parte medici, infermieri e operatori socio sanitari e in parte studenti agli ultimi anni dei corsi universitari di medicina e di professioni infermieristiche“.
Molti giovani stamani nel padiglione di Arezzo Fiere. “Sui giovani si è detto e scritto molto in questa seconda fase della pandemia – ha sottolineato Antonio D’Urso, direttore generale della Asl Toscana Sud Est -. Qui abbiamo una giovane generazione anti Covid, disponibile e motivata. Questo gruppo è quanto di più lontano si possa immaginare da un tradizionale call center. Questi giovani, insieme agli altri operatori della Centrale che sono ormai medici e infermieri, sono professionisti che rappresentano un tassello essenziale del mosaico della battaglia anti Covid. Anche a loro dovremo i buoni risultati che contiamo di raggiungere nelle prossime settimane: l’attività di tracciamento è uno strumento efficiente e precoce per contrastare la diffusione del Covid”