Home GrossetoSalute Grosseto Codice Rosa: dieci anni di contrasto alla violenza. Tutti i dati dal 2010 ad oggi

Codice Rosa: dieci anni di contrasto alla violenza. Tutti i dati dal 2010 ad oggi

di Redazione
0 commento 78 views

Il Codice Rosa nasce nel 2010 nella Asl 9 di Grosseto come progetto pilota, con la finalità di assicurare un più efficace coordinamento tra le diverse istituzioni e competenze per dare una risposta efficace già dall’arrivo della vittima di violenza in Pronto Soccorso.

Nel 2011, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Procura generale della Repubblica di Firenze, diventa progetto regionale.

Il progetto regionale Codice Rosa prevede percorsi gender sensitive di accoglienza, cura e tutela delle persone vittime di violenze e abusi.

Nel gennaio 2014 si completa la diffusione a livello regionale con l’estensione della sperimentazione a tutte le Aziende sanitarie toscane.

Da progetto a Rete regionale

Con delibera regionale del 5 dicembre 2016 è stata costituita la Rete regionale Codice Rosa per gli interventi a favore di persone adulte e minori vittime di violenze e/o abusi.

La Rete è costituita da tutti i nodi che concorrono all’erogazione di risposte sanitarie, in emergenza e nell’immediata presa in carico successiva, per le diverse tipologie di vittime di violenza, mediante percorsi specifici dedicati ai diversi target.

Attraverso gli organismi di governo della Rete Codice Rosa, viene assicurata la collaborazione ai livelli istituzionali di coordinamento e la partecipazione ai gruppi tecnici già presenti o attivati successivamente in materia.

La struttura organizzativa regionale

La rete regionale, composta da oltre 800 operatori, è così caratterizzata:
1. responsabile della Rete regionale Codice Rosa
2. comitato regionale Codice Rosa
3. comitato di Area Vasta Codice Rosa
4. Rete aziendale Codice Rosa

Nella Rete aziendale è costituito il Comitato tecnico organizzativo aziendale Codice Rosa che assicura la declinazione nelle singole aziende sanitarie territoriali delle indicazioni regionali e di Area Vasta, è coordinato dal responsabile aziendale Rete Codice Rosa ed è composto da:

  • nuclei operativi aziendali Codice Rosa, costituiti dai coordinatori medici e infermieristici;
  • nuclei territoriali Codice Rosa (per le Aziende Usl), composti da un referente territoriale per zona distretto, dal team multidisciplinare e dal coordinatore territoriale aziendale Codice Rosa.

Gli obiettivi

Gli obiettivi della rete prevedono di:

  • favorire il riconoscimento precoce dei casi di violenza assicurando efficaci percorsi dedicati;
  • coordinare e mettere in rete le diverse istituzioni e competenze, per fornire una risposta efficace già dall’arrivo della vittima al pronto soccorso;
  • attivare, quando necessario e/o richiesto, le Reti territoriali per dare continuità alle azioni successive al momento di cura erogato nelle strutture di pronto soccorso con la presa in carico territoriale successiva, sulla base della valutazione delle esigenze di tutela e protezione delle vittime mediante percorsi rispondenti alle loro esigenze;
  • assicurare omogeneità di intervento sull’intero territorio regionale.

Codice rosa, i dati dal 2012 al 2018

Sono 2799 i casi di maltrattamenti e abusi approdati nel 2018 al Codice Rosa nei Pronto Soccorso della Toscana. E’ prevista l’elaborazione a livello regionale, con cadenza trimestrale, dei dati degli accessi per Codice Rosa avvenuti nelle strutture di Pronto soccorso delle Aziende sanitarie. Il dato ha contribuito all’emersione del fenomeno della violenza che coinvolge in modo particolare donne e bambini e ha consentito di conoscerne le peculiarità e le caratteristiche nella nostra regione. Questi i dati sul Codice Rosa resi noti dalla Regione Toscana.

Dati Codice Rosa 2010 – 2019 attenzionati nella ex Asl 9 Grosseto dal 2010 al primo semestre 2019

  2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

1° SEMESTRE

ADULTI

MALTRATTAMENTI

240 425 384 370 264 290 341 281 234 58
ADULTI

ABUSI

8 8 8 8 9 11 12 6 4 4
ADULTI STALKER 25 14 8 8 4 2 3 6 2 0
PEDIATRICI

MALTRATTAMENTI

30 51 63 40 36 34 37 25 26 15
PEDIATRICI

ABUSI

6 5 3 11 5 3 0 4 1 0
TOTALE 309 503 466 437 318 340 393 322 267 77

Dati Codice Rosa in Toscana

ANNO AZIENDE SANITARIE COINVOLTE ADULTI (maltrattamenti, abusi, stalking.) MINORI

(maltrattamenti, abusi.)

TOTALE
2012 ASL 2, 4, 8, 9, 12 1314 141 1455
2013 Le precedenti ASL più 5, 6, 11, AOU Careggi e Meyer 2646 352 2998
2014 Tutte le precedenti ASL più ASL 1, 3, 7, 10, AOU Senese,  AOU Pisana 2827 441 3268
2015 Tutte 2623 426 3049
2016 Tutte 2938 513 3451
2017 Tutte 2592 550 3142
2018 Tutte 2365 434 2799
TOTALE   17305 2857 20162

Cos’è il Codice Rosa oggi

Alla luce delle ultime novità normative nazionali ed internazionali, la nuova definizione di Codice Rosa è la seguente.

E’ una Rete clinica tempo-dipendente in grado di attivare connessioni tempestive ed efficaci per fornire risposte immediate alle esigenze di cura delle persone, per il riconoscimento e la collocazione in tempi rapidi del bisogno espresso all’interno di percorsi sanitari specifici.

Definisce le modalità di accesso ed il percorso socio-sanitario, in particolare nei servizi di emergenza urgenza delle donne vittime di violenza di genere (Percorso donna) e delle vittime di violenza causata da vulnerabilità o discriminazione (Percorso per le vittime di crimini d’odio – implementazione della direttiva 2012/29/EU sugli standard minimi di diritti, supporto e protezione delle vittime di crimini d’odio – Hate Crime) . Definisce anche le modalità di allerta ed attivazione dei successivi percorsi territoriali, nell’ottica di un continuum assistenziale e di presa in carico globale.

Il percorso può comunque essere attivato in qualsiasi modalità di accesso al Sistema sanitario nazionale, sia esso in area di emergenza- urgenza, ambulatoriale o di degenza ordinaria, come più dettagliatamente specificato da procedure aziendali.

Le attività per lo sviluppo della Rete

Per dare attuazione alla DGR 1260/2016, è stato attivato un gruppo di lavoro regionale con i referenti aziendali, responsabile della Rete regionale e del Settore regionale di riferimento, all’interno del quale si stanno sviluppando i rapporti, definendo i percorsi e le procedure al fine di arrivare ad una condivisione di modalità e prassi operative.

Sono definiti i rapporti con le aree del sociale, dei Centri antiviolenza e con il Comitato regionale sulla violenza di genere per la condivisione degli interventi.

La responsabile della rete regionale, la dottoressa grossetana Vittoria Doretti, ha collaborato come assessorato alla sanità della Regione Toscana, insieme ad enti e istituzioni e soprattutto ai centri antiviolenza, con altri enti ed istituzioni a livello nazionale, al tavolo presso il Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio per la costruzione e definizione delle linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza uscite in Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio 2018.

Anche al fine di dare attuazione alle suddette linee, sono stati effettuati incontri di lavoro del Comitato regionale e successivamente creati sottogruppi di lavoro di cui fanno parte professionisti di tutte le Aziende sanitarie con l’obiettivo di sviluppare procedure aziendali efficaci ed efficienti, in particolare i sottogruppi di lavoro si sono occupati di definire:

  • le linee di indirizzo del percorso dell’adulto,
  • le linee di indirizzo del percorso del minore,
  • i requisiti della stanza rosa,
  • indicazioni per il 118 nella Rete di Codice Rosa.

E in via di definizione un sottogruppo di lavoro in tema di vittime di discriminazioni/crimini di odio.

Le progettualità 72h

Al fine di mettere in sicurezza urgente le vittime ad alto rischio che non possono rientrare al proprio domicilio o in domicilio privato sicuro e per evitare la permanenza impropria e il ricovero improprio nelle sedi ospedaliere, i responsabili aziendali e i loro team aziendali hanno predisposto, a partire da un’analisi del fabbisogno aziendale, delle linee progettuali inerenti la strutturazione dell’accoglienza delle persone vittime di violenza nelle 72 ore successive all’arrivo in pronto soccorso. Le progettualità, implementate nel corso del 2018/2019, sono state definite in alcuni casi anche a livello di Area Vasta e vedono la messa in rete di soggetti della rete territoriale. Attualmente sono state individuate alcune strutture di accoglienza presenti sul territorio dotate di determinate caratteristiche (la disponibilità all’accoglienza h24) con le quali sono state attivate le convenzioni, allo scopo di garantire la tutela della persona vittima di violenza.

Partecipazione a tavoli inter -istituzionali

Il raccordo già avviato tra Regione Toscana, Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze, Procure della Repubblica presso il Tribunale del Distretto, Procura della Repubblica per i Minorenni di Firenze, Procura Generale presso la Corte d’Appello di Genova e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa è proseguito con la costituzione nel 2017 di un tavolo di lavoro per la redazione di linee di indirizzo condivise in merito a tematiche ritenute rilevanti quali: il referto e la denuncia di reato, le norme sulla Privacy e consenso informato, i rapporti tra il personale sanitario, le forze dell’ordine nell’ambito del percorso e delle procedure della Rete Codice Rosa. Questo tavolo ha prodotto, con DGRT n 831 del 23 luglio 2018, il “ Protocollo d’intesa per l’attuazione delle linee d’indirizzo giuridico-forense nella Rete Regionale di Codice Rosa.

La formazione

La formazione rappresenta lo strumento fondamentale per conoscere, condividere e sviluppare la collaborazione tra gli operatori impegnati nella Rete Codice Rosa che rende indispensabile un approccio multidisciplinare e multiprofessionale. Nel 2018 sono state realizzate iniziative formative regionali sulla rete Codice Rosa e sul coordinamento territoriale e i team multidisciplinari. Inoltre, i responsabili aziendali hanno progettato a livello di Area Vasta dei percorsi formativi che saranno sviluppati anche nel corso del 2019 tesi a fornire a tutti gli attori della rete gli strumenti necessari alla prevenzione, al riconoscimento e al funzionamento dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.

La comunicazione nella rete

Per agevolare la comunicazione in rete e nel contesto lavorativo, si è reso necessario avvalersi di nuovi strumenti di comunicazione con la messa a disposizione di una cartella su Google Drive, dove i referenti possono lavorare in modo collaborativo alla stesura dei documenti caricati sulla Comunità di Pratica presente sulla piattaforma regionale Social Office per condividere, comunicare in modalità sincrona e asincrona, scambiare contatti e informazioni utili ad accrescere la “memoria” dei gruppi operativi e quindi migliorare il lavoro degli operatori della rete.

Per consentire una maggiore informazione ai cittadini è a disposizione sul sito istituzionale della Regione Toscana la pagina Web http://www.regione.toscana.it/-/codice-rosa, che contiene le informazioni sull’attività delle rete, per comunicazioni è attivo un indirizzo e-mail dedicato: retecodicerosa@regione.toscana.it.

Vittoria Doretti

Vittoria Doretti è direttore dell’Unità operativa complessa “Promozione ed etica della salute”; direttore dell’Unità operativa semplice dipartimentale “Codice Rosa, salute e medicina di genere” (Staff Direzione sanitaria, Azienda Usl Toscana sud est); responsabile della Rete regionale Codice Rosa – Regione Toscana; componente del Comitato tecnico del Piano strategico nazionale 2017-2020 sulla violenza maschile contro le donne, Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità.

Vittoria Doretti, nata a Siena, si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1985, specializzata in Cardiologia (1989) e Anestesia e Rianimazione (1992). Ha conseguito il Master in “Bioetica – L’incontro di filosofia, medicina, diritto, biologia” (2005) a Firenze e poi quello in “Scienze forensi” all’Università La Sapienza di Roma (2015) .

Collabora ed ha collaborato con la Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato, con il Ministero della Salute, con l’Istituto superiore di sanità e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, contribuendo all’attivazione di gruppi di lavoro di confronto per i “Piani antiviolenza”, oltre che alla formazione/informazione della Polizia criminale nell’ambito dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. Fa parte del gruppo di lavoro interistituzionale della Regione Toscana su “Salute in carcere”, del Comitato tecnico di supporto alla cabina di regia del piano Strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne e coordina, in ambito sanitario, il Tavolo di lavoro regionale presso la Corte di Appello di Firenze per la predisposizione delle “Linee di indirizzo regionale giuridico forensi di supporto alla rete di Codice rosa”.

Tra i riconoscimenti ricevuti:

anno 2019: “Premio Ondina” dalla Fondazione Carnevale di Viareggio: riconoscimento simbolo di questa edizione dedicata alla donna e intitolato alla maschera femminile del Carnevale di Viareggio;

anno 2019: L’Unione Italiana Forense conferisce il Premio per “Leadership femminile” con motivazione: Testimone del messaggio “La Comunicazione è Rete – La Rete è Azione; l’Azione è Trasformazione – la Trasformazione è Cultura e la Cultura sconfigge la violenza”;

anno 2018: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella le conferisce l’“Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, “per aver ideato, sviluppato e promosso, con particolare dedizione e impegno professionale, il protocollo operativo Codice Rosa, dedicato alle vittime della violenza di genere e dei crimini di odio, recepito nelle linee guida nazionali in tema di soccorso e assistenza alle donne vittime di violenza”;

 

anno 2018: “Premio Merito al Lavoro in favore delle Donne nei rapporti fra il Brasile e l´Italia”, con il riconoscimento del Console generale a Roma, dell’Ambasciatore brasiliano in Italia, del Governo Brasiliano. Motivazione: “Per la Sua straordinaria visione e la storica mobilitazione contro la violenza di genere ed ogni forma di discriminazione; Per la creazione del ´Codice Rosa`, protocollo che è ispirazione e un modello generale per tutto il mondo; Per il Suo esempio di integrità morale ed etica come Leader di squadre multidisciplinari e internazionali; e Per la Sua capacità di dialogare con tutti a favore delle Donne, dei bambini, degli anziani ed in generale di tutti i più deboli”;

anno 2017: “Premio Mangia D’oro”, la più importante riconoscenza civica della città di Siena decisa dalla Commissione del Concistoro con motivazione: “per il contribuito ad accrescere la fama di Siena per essersi contraddistinta, oltre che per la prestigiosa carriera professionale di medico, per la sua sensibilità e umanità, intraprendendo un percorso teso alla promozione della salute e all’aiuto concreto in circostanze maggiormente a rischio e di grave disagio, come l’assistenza alle vittime di violenza di genere, e di tutela della salute”;

 

anno 2016: al Congresso Mondiale delle Donne dell’America Latina, promosso dagli Stati Generali delle Donne a Milano ha ricevuto il Premio “Donne che ce l’hanno fatta”, su iniziativa di Sportello Donna, in collaborazione con Fondazione Gaia e con il patrocinio dell’Università di Pavia e della Commissione Europea;

 

 

 

anno 2016: viene inserita dal “Corriere della Sera” tra le 100 donne più influenti nel Mondo nel 2016;

 

anno 2015: Premio Civicrazia – Napoli per l’eccellenza – con il Patrocinio e Medaglia del Presidente della Repubblica “per l’attività nazionale e all’estero di contrasto alla Violenza di Genere”;

 

anno 2014, Milano – Premio Best Practice 2014, menzione speciale per il Progetto Codice Rosa, Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna;

 

anno 2014:  ringraziamento scritto e pubblico sostegno all’attività svolta da parte di “familiari di vittime di Femminicidio”;

anno 2013,  Direttore Generale della Az. Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza – Encomio ufficiale per le attività svolte preso quella struttura di formazione, cabina di regia e start up per attuazione Progetto Codice Rosa;

anno 2012: Firenze – Safety Quality Day – Speciale riconoscimento per il progetto “La Gestione del Rischio Clinico nell’assistenza alle vittime di violenza appartenenti alle fasce deboli della popolazione” per il valore dell’esperienza riconosciuta a livello regionale e nazionale;

 

anno 2009: Questore di Grosseto – Encomio per le attività dei “Progetto di Prevenzione ed Educazione alla Salute” per i dipendenti, “Progetto Educazione alla Legalità”, “Progetto per stili di vita non violenti e contrasto alla violenza negli Stadi” realizzati anche con studenti.

 

 

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: