Ricorre il 2 aprile la “Giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo”, istituita nel 2007 dall’Onu per porre l’attenzione su questa forma di disabilità, per sviluppare la ricerca e sensibilizzare contro ogni forma di discriminazione.
I Disturbi dello spettro autistico (Dsa) sono un disordine del neurosviluppo, caratterizzati da una compromissione di grado variabile della comunicazione (verbale e non verbale) e dell’interazione sociale, associati ad interessi ristretti e comportamenti ripetitivi e stereotipati. Negli ultimi due decenni si è assistito ad un aumento rilevante dei casi, che attualmente si aggirano intorno a 3-4 ogni mille bambini. Il riconoscimento precoce del disturbo è molto importante, perché permette interventi immediati di cura e riabilitazione.
Per questo motivo, al bilancio di salute dei 18 mesi, il pediatra di famiglia esamina in ogni bambino anche lo sviluppo delle capacità di relazione e comunicazione. Nei casi di sospetto, il piccolo viene preso in carico dal Gruppo interdisciplinare aziendale istituito nel Dipartimento salute mentale, per l’eventuale conferma diagnostica.
Il Gruppo interdisciplinare della Asl Toscana sud est opera nell’ambito delle attività dei servizi territoriali di Salute mentale, assicurando la diagnosi, la cura e la riabilitazione in ogni fascia di età. Il trattamento dei Disturbi dello spettro autistico comprende una combinazione di interventi riabilitativi (logopedia, psicomotricità, training comunicazione aumentativa alternativa, interventi cognitivo-comportamentali), interventi di sostegno ai genitori e programmi per l’inclusione scolastica, sociale e lavorativa.
I pazienti autistici (da 0 a 18 anni) presi in carico dai servizi della Asl Toscana sud est sono 250 in provincia di Arezzo, 190 a Siena e 145 a Grosseto.
“I dati sono abbastanza omogenei nelle tre province, come prevalenza nella fascia di età da 0 a 18 anni ,e rilevano un sensibile incremento generale dei casi rispetto a due anni fa – commenta Ettore Caterino, responsabile Rete Autismo della Asl Toscana sud est -. Questo fatto non ha un valore negativo, come si potrebbe pensare a primo impatto, ma significa che in risposta a tale incremento si è avuto un notevole aumento della sensibilità diagnostica precoce, che consente un’individuazione più accurata e capillare della malattia. Anche per quanto concerne l’autismo negli adulti si stanno implementando nuovi servizi assistenziali, con gruppi di specialisti formati ad hoc per la cura e il supporto di questi pazienti. I nostri pazienti vengono seguiti dai professionisti attraverso una presa in cura ambulatoriale che non si esaurisce lì, ma si sviluppa in un progetto territoriale e che prevede il sostegno a queste persone per un vera integrazione sociale nell’ambito delle relazioni interpersonali e dell’autorealizzazione“.
La Asl Toscana sud est sta anche realizzando il progetto regionale Pass (Percorsi assistenziali per soggetti con bisogni speciali), un modello di intervento che garantisce, alle persone con disabilità, equità di accesso ai servizi sanitari. Le Zone Distretto, parallelamente, portano avanti dei progetti legati a fondi ministeriali che riguardano il “Dopo di Noi”.
Relativamente all’autismo, la Asl Toscana sud est può contare su un importante tessuto sociale e di associazionismo in tutte le tre province. L’Azienda sarà presente con alcuni suoi rappresentanti ad una serie di eventi, tra cui la manifestazione regionale del 2 aprile a Firenze.