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Trauma cranico: il Pronto soccorso pediatrico premiato per l’efficacia della gestione

di Redazione
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Grande soddisfazione per il Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Misericordia di Grosseto per il premio ricevuto, nella categoria Poster, durante il congresso dell’Amietip (Accademia medica infermieristica di emergenza e terapia intensiva pediatrica), svoltosi a Firenze dal 21 al 23 dello scorso febbraio.

L’importante riconoscimento è stato ottenuto grazie al progetto presentato, dal titolo “Il management del bambino con trauma cranico minore nella realtà del Pronto soccorso pediatrico di Grosseto: cosa è cambiato dopo l’introduzione delle nuove linee guida nazionali?”.

“Il trauma cranico rappresenta uno dei principali motivi di accesso al Pronto soccorso e l’adesione alle indicazioni delle più recenti linee guida e letteratura internazionale permette di garantire livelli di assistenza standardizzati e virtuosi nella sicurezza e nella qualità delle cure – spiega il dottor Luca Bertacca, responsabile del Pronto soccorso pediatrico –. Su questa traccia è stato condotto uno studio retrospettivo per confrontare la presa in carico dei bambini con trauma cranico afferenti al Pronto soccorso grossetano nel periodo antecedente e in quello successivo all’introduzione del nuovo percorso diagnostico terapeutico assistenziale, ripensato sulla base delle ultime linee guida. Sono stati inclusi 1.295 bambini in due distinti momenti: un anno prima e un anno dopo l’introduzione del protocollo“.

“Questo studio ha mostrato come l’acquisizione di un nuovo protocollo interno per la gestione del trauma cranico minore, redatto secondo le più recenti linee guida nazionali, abbia determinato una modificazione significativa della presa in cura nei pazienti del Pronto soccorso pediatrico di Grosseto – dichiara la dottoressa Susanna Falorni, direttore dell’Unità operativa della Pediatria di Grosseto -. Il numero complessivo di Obi (degenze di osservazione breve) all’interno della categoria a basso rischio è praticamente dimezzato e nessuna Tc cranio è stata eseguita, in accordo con quanto suggerito dalle ultime indicazioni nazionali. Anche nel gruppo di rischio intermedio, il numero di Tc cranio si è significativamente ridotto nel secondo periodo dello studio e questo risulta essere un altro dato importante, proprio in considerazione del rischio di esposizione a radiazioni ionizzanti. Ritengo che questo modello vada adottato ad ampio spettro e che sia utile che si effettuino studi del genere per poter valutare l’aderenza dei vari pronto soccorsi pediatrici ai nuovi indirizzi, al fine di implementarne l’utilizzo nella pratica clinica ove necessario. L’obiettivo comune è garantire a tutti i bambini, indipendentemente dalla sede di gestione, un management più standardizzato, corretto e uniforme possibile su tutto il territorio nazionale”.

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