Come si preparano il nostro Paese e la sanità a rispondere alle esigenze che impone un nuovo modello di popolazione, sempre più anziano e dunque soggetto a patologie croniche?
Un interrogativo stringente al quale il dottor Andrea Salvetti ha cercato di dare una riposta organizzando, per sabato 27 ottobre all’Hotel Airone di Grosseto, a partire dalle 8.30, un convegno dal titolo “La riforma sulla gestione delle cronicità“.
“L’Italia è un Paese sempre più vecchio – commenta il medico, che è anche coordinatore scientifico dell’incontro – e questo porta in parallelo un aumento di patologie croniche responsabili a loro volta della maggioranza delle disabilità che accompagnano le ultime fasi della vita. Malattie cardiovascolari e dismetaboliche, disturbi muscolo-scheletrici, demenze, malattie respiratorie croniche, malattie neoplastiche, rappresentano le principali cause di disabilità. Lo scenario è dunque quello di crescenti bisogni di una popolazione disabile sempre più vecchia con un incremento della richiesta sanitaria che a sua volta determinerà un inevitabile aumento della spesa per continuare a garantire adeguati livelli di salute uniformi su tutto il territorio nazionale“.
Cosa fare? Secondo il dottor Salvetti l’obiettivo del convegno è proprio questo, per fare fronte a tutto ciò è quindi necessario promuovere in tutte le fasce d’età processi di empowerment: stili di vita sani, ovvero seguire una corretta alimentazione, evitare il fumo, l’alcol, fare attività fisica.
“Ma è anche indispensabile – spiega il sanitario – individuare fattori di rischio intermedio, interventi che consentano una diagnosi precoce delle principali disabilità, garantire una continuità delle cure, monitorare i processi di cura e ridefinire in modo omogeneo ruoli, attività e compiti di tutti gli attori coinvolti in tutti i livelli assistenziali. Ragione per cui è necessario un processo di ‘rivoluzione’ culturale nella gestione delle cronicità che parta dalla rilevazione delle criticità fino ad attuare un processo assistenziale socio-sanitario omogeneo su tutto il territorio nazionale“.
Ne discuteranno dunque sabato mattina diversi medici e manager, tra cui il dottor Davide Croce, che illustrerà le prospettive del Piano sanitario nazionale e gli strumenti manageriali di programmazione e controllo, e il dottor Lorenzo Roti, chiamato a descrivere la dimensione sanitaria ed economica di questo problema in Toscana. Al dottor Fabio Lena è invece stato dato il compito di spiegare l’aderenza terapeutica nelle principali terapie croniche, mentre il dottor Salvetti compirà una simulazione nella gestione delle principali patologie croniche.