“Mercoledì 6 dicembre abbiamo incontrato la senatrice Monica Cirinnà per un confronto in merito alla complessa situazione in cui i medici sono costretti a svolgere i turni di guardia“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono le dottoresse maremmane Marilena Del Santo, Martina Mallarini, Giulia Marini, Alessandra Paparelli, Vanessa Guerri, Monica Paffetti, tra le promotrici e sostenitrici dell’iniziativa “Qui SiCura”.
“In occasione dell’incontro si è parlato di continuità assistenziale, sicurezza sul lavoro e anche di donne, al fine di sollevare il velo su una questione complessa e delicata. Un piccolo, ma significativo tassello, dunque, da aggiungere alla battaglia che stiamo portando avanti con tenacia e convinzione alla luce dei recenti casi di aggressioni e violenze proprio durante i turni di guardia – continua la nota -. Tali fenomeni, com’è noto, sono in crescita e vedono in maggior misura protagoniste le donne, considerando che circa il 75% delle guardie mediche viene effettuato proprio da loro. Anche gli uomini, però, sono bersaglio continuo di aggressioni verbali e fisiche che si ripetono pressoché quotidianamente. È quanto mai necessario, quindi, che sia gli addetti ai lavori che la società civile alzino la voce e difendano i propri diritti. L’inefficienza del sistema è palese, come lo è la necessità di un intervento tempestivo e risolutivo“.
“I medici che ogni giorno mettono a disposizione dei cittadini le proprie competenze e la propria professionalità meritano rispetto, considerazione e, soprattutto, risposte immediate da parte delle istituzioni – spiegano le dottoresse -. Destinare risorse ai servizi sanitari significa investire nel futuro e, pertanto, è fondamentale che Asl, Regioni e Governo vengano sensibilizzati e sollecitati a trovare soluzioni rapide ed efficaci. L’inserimento di più figure professionali in affiancamento al medico durante i turni di guardia è solo un primo, oltre che piccolissimo passo, verso una concreta riforma del sistema“.
“Nel grossetano, sono molti i medici e i liberi cittadini che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione ‘Qui SiCura’, organizzata all’indomani dell’ennesima aggressione – termina la nota -. Per tale ragione, si è deciso di dare forma ad un’associazione che di sicuro troverà riscontro in tutto il Paese e che ha il compito di portare avanti una battaglia per i diritti quanto mai prioritaria. Per poter costruire il futuro serve consapevolezza e l’associazione ‘Qui SiCura’ avrà proprio questo di obiettivo: creare una consapevolezza collettiva al fine di ottenere il massimo risultato per la salute di tutti“.