Home Grosseto “Trova badante”: 20 contratti stipulati, il progetto sarà presentato al Ministro del lavoro

“Trova badante”: 20 contratti stipulati, il progetto sarà presentato al Ministro del lavoro

di Redazione
0 commento 18 views

L’esperienza maremmana fa scuola a livello nazionale. Il progetto “Trova badante“, nato dalla collaborazione tra Confartigianato Imprese Grosseto e Officina Famiglia onlus, sarà presentato giovedì 9 e venerdì 10 novembre al convegno “Per un nuovo welfare” organizzato da Confartigianato al Centro congressi della Fondazione Cariplo, a Milano, alla presenza del Ministro del lavoro, Giuliano Poletti.

«Anche così si fa welfare. La riuscita del progetto “Trova badanti” – dichiara Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – dimostra quanto bisogno ci sia di iniziative del genere anche nella nostra comunità. Abbiamo voluto fortemente impegnarci nello studio e nella realizzazione di un servizio a favore delle famiglie, in collaborazione con Officina Famiglia onlus, perché siamo convinti oggi più che mai che la nostra associazione debba essere in prima linea nei progetti in ambito sociale. Vogliamo recepire le necessità del territorio, consapevoli delle difficoltà sempre maggiori che ogni giorno vivono le persone e i nuclei familiari».

Il progetto è partito a Grosseto prima dell’estate e dopo qualche mese è già possibile stilare un primo bilancio. E i numeri – ma soprattutto i risultati concreti – dicono che “Trova badante” si sta rivelando un successo. L’iniziativa è nata per offrire alle famiglie che vivono nel capoluogo maremmano la possibilità di contare su una rete di professionisti in grado di occuparsi di tutto il percorso di inserimento di un o una assistente all’interno del nucleo familiare: un’assistenza completa, curata dalle due associazioni in base alle proprie competenze, che va dall’individuazione della figura più idonea fino alla gestione degli adempimenti contrattuali. Una formula vincente.

«Il progetto – spiega Nunzia Capasso, presidente di Officina Famiglia onlus – ha sicuramente confermato l’estremo bisogno di aiuto delle famiglie, che sempre più spesso si sentono sole e fragili nell’accudire anziani affetti da demenze o allettati. Da giugno a settembre abbiamo ricevuto circa sessanta chiamate da parte di chi voleva soltanto informazioni per scelte da fare in futuro (anche da fuori Grosseto, sebbene il nostro progetto al momento sia operativo solo sul capoluogo), poi tante richieste in un periodo caldo come l’estate e per sostituzioni brevi. La difficoltà più grande è stata proprio quella di iniziare in un momento in cui le badanti erano in ferie».

I numeri

I numeri: finora 20 contratti stipulati e 5 non andati a buon fine (3 per decesso del cliente, 2 per incompatibilità tra famiglia e badante). Delle badanti inserite, tre sono state selezionate e formate dal corso che è stato avviato con il progetto. Tutte le altre sono state inserite comunque con la supervisione di Officina Famiglia onlus e la valutazione delle referenze richieste. E in questi mesi il progetto “Trova badante” è stato arricchito anche da un corso di formazione organizzato da Confartigianato.

«Siamo partiti – spiega ancora Nunzia Capassocon una selezione di 34 badanti. Il corso è cominciato il 22 giugno con 26 adesioni e si è concluso con 18 partecipanti, abbastanza assidue e partecipative. Durante il corso alcune sono tornate nel proprio Paese, altre hanno trovato lavoro autonomamente, altre ancora hanno portato persone di famiglia o amiche attraverso il passaparola. Il corso, infatti, è rimasto sempre aperto a nuovi inserimenti. In generale, il progetto è ancora in fase sperimentale, ma siamo molto soddisfatti».

Complessivamente sono state formate sei badanti romene, cinque dominicane, due italiane, un moldavo (già in possesso di qualifica adb), una polacca, una tunisina, una bulgara, una marocchina. E la selezione delle badanti continua. Inizialmente è stata utilizzata una lista fornita dal Centro per l’impiego, mentre in seguito sono stati utili anche l’Ufficio immigrati e il passaparola delle stesse badanti. Tra le nuove selezioni sono state accolte anche senegalesi, più ucraine, più italiane e un pakistano richiedente asilo. Tutti, ovviamente, in regola con i documenti. In crescita anche il numero di uomini presentati alla selezione.

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: