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Cardiopatie congenite: a Grosseto l’ambulatorio per il teleconsulto pediatrico

di Redazione
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Asl sud est, Fondazione Monasterio e Lions Toscana insieme per combattere le cardiopatie congenite e garantire ai pazienti, in particolare nelle zone più decentrate della Toscana, la massima qualità dei servizi, dalla diagnosi, alla cura, al follow-up.

Da alcune settimane è stato installato anche al Misericordia di Grosseto, negli ambulatori della Cardiologia, un nuovo strumento per la trasmissione di dati e immagini, collegato con l’Ospedale del Cuore di Massa Carrara, per effettuare l’ecocardiogramma in teleconsulto con l’equipe specialistica della struttura apuana, il centro di alta specialità e di rilevanza internazionale per la cardiologia pediatrica.

Il progetto è stato sostenuto, dal Lions della Toscana e dal Lions Club International, con un sostanziale contributo di oltre 160mila euro.

La diagnosi ecocardiografica e la valutazione di malformazioni, in casi pediatrici complessi, richiedono, del resto, un’esperienza specifica che è possibile trovare solo nei centri di terzo livello, che sono pochi e spesso anche molto distanti dall’ospedale di riferimento. Il teleconsulto permetterà di superare questo ostacolo e di evitare faticosi spostamenti in caso di sospette cardiopatie, in cui occorre una rapida valutazione e altrettanto rapida diagnosi, ma anche nei casi di follow-up dopo un intervento.

Il sistema di teleconsulto è stato presentato questa mattina alla stampa, alla presenza del direttore della rete ospedaliera della Asl, Daniela Matarrese, del direttore della Cardiologia di Grosseto, Ugo Limbruno, del responsabile del progetto, Alberto Cresti, del direttore del Pronto soccorso di Grosseto, Mauro Breggia, del direttore della Pediatria, Susanna Falorni, del responsabile tecnico del progetto per la Fondazione Monasterio, Alessandro Taddei, di Gianluca Rocchi, che è stato governatore del Lions regionale che ha fortemente questo progetto, dei rappresentanti dei club Lions di Grosseto. In collegamento in videoconferenza il direttore sanitario della Asl, Simona Dei, e il direttore generale della Fondazione Monasterio, Luciano Ciucci.

Questa è una vera e propria rivoluzione per i pazienti grossetani, affetti da patologie cardiologiche congenite – ha spiegato Daniela Matarrese –, resa possibile grazie all’accordo tra la Asl sud est e l’Ospedale del cuore – Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, nell’ambito della rete toscana di telemedicina per la diagnosi e il trattamento delle malformazioni cardiache in età pediatrica. Un ringraziamento al Lions, grazie alla cui generosità è stato possibile attivare questo servizio, anche in altri tre ospedali della Asl”.

Da anni – ha aggiunto Ugo Limbruno abbiamo una stretta collaborazione, clinica e scientifica, con la Fondazione Monasterio, seguita dal dottor Alberto Cresti,  referente clinico del progetto di teleconsulto cardiologico pediatrico. In particolare per gli aspetti della diagnostica ecocardiovascolare. Siamo molto soddisfatti di poter avviare anche questo tipo di collaborazione, che sarà di grande utilità per i piccoli pazienti grossetani”.

Come ha spiegato Alberto Cresti, affiliato del Cnr per la ricerca e che da oltre 20 anni si occupa di cardiopatie congenite, “con questo sistema innovativo di teleconsulto avremo la possibilità di effettuare l’ecocardiogramma, di trasmetterlo o di farlo seguire in diretta dall’equipe dell’Ospedale del cuore, per tutte le problematiche legate alle cardiopatie congenite in età pediatrica, ma anche nei pazienti cosiddetti ‘Guch’ (Grown Up Congenital Heart disease, ndr) divenuti adulti e affetti da malattie congenite del cuore. Non solo, ma il teleconsulto permetterà anche di effettuare una valutazione precoce della cardiopatia in età neonatale o pediatrica, in modo da intervenire il prima possibile con le terapie o gli interventi, grazie alla immediata discussione collegiale dei casi clinici”.

La rete di teleconsulto era già partita in via sperimentale in altre tre strutture della Asl sud est, l’ospedale di Arezzo, di Bibbiena, e quello di Nottola, all’interno del Dipartimento cardioneurovascolare diretto dal dottor Leonardo Bolognese.

“Siamo fieri di questo progetto: sono ormai molte le sedi presso cui è stata installata una postazione di teleconsulto e da oggi anche Grosseto entra a far parte di questa rete che consente una diagnosi precoce in situazioni in cui talvolta il tempo è vitale, ma anche di evitare inutili trasferimenti e disagi per le famiglie nei casi in cui la cardiopatia venga immediatamente esclusa o ne venga valutata la non pericolosità – ha affermato Luciano Ciucci, Direttore Generale della Fondazione Monasterio -. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’importante raccolta effettuata dai Lions toscani e dalla Fondazione Internazionale dei Lions che ha premiato il progetto: a loro, quindi, va un ringraziamento tutto particolare”.

Come ha detto il direttore sanitario, Simona Dei, “la forza del Sistema sanitario toscano sta proprio nella capacità di costruire reti che rendano accessibili in ogni angolo del territorio le migliori professionalità disponibili. Questo anche grazie a tecnologie innovative, impegno, stima reciproca e non ultima la partecipazione delle associazioni e della comunità civile che in tal modo diventa protagonista l pari dei professionisti nel processo di cura”.

“La nuova strumentazione che è stata presentata oggi è un esempio concreto di innovazione tecnologica, sinergia tra istituzioni e cittadini, integrazione di conoscenze e saperi al servizio della salute della popolazione – ha sottolineato Giacomo Termine, presidente della Conferenza aziendale dei sindaci della Asl sud est -. Grazie a questo sistema i bambini grossetani che soffrono di problemi cardiaci avranno a disposizione gli specialisti dell’Ospedale del cuore di Massa Carrara, nella fase della diagnosi o dei controlli, senza dover affrontare spostamenti, faticosi per loro e le loro famiglie, in collaborazione con le professionalità dell’ospedale di Grosseto. I medici grossetani a loro volta hanno ulteriori opportunità di formazione e scambio di conoscenza nell’ottica della rete tra strutture ospedaliere, questa volta regionali. Un doveroso ringraziamento al Lions regionale che ha finanziato e sostenuto questo progetto, alla Fondazione Monasterio per averlo reso possibile negli ospedali toscani, alla direzione della Asl e ai medici grossetani che ci hanno creduto fin dall’inizio e hanno fortemente voluto questo sistema per i loro piccoli pazienti”.

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