Sono 135 le città italiane ed estere che quest’anno manifesteranno in piazza e negli ospedali la necessità di affrontare efficacemente il problema del dolore cronico. L’occasione è la Giornata Cento Città contro il Dolore organizzata per l’ottavo anno consecutivo da Fondazione ISAL.
Lo scopo della Giornata è informare la cittadinanza sulle opzioni terapeutiche e le strutture cui affidarsi per la cura del dolore, sensibilizzare la Società Civile e le Istituzioni sul tema e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.
Dai risultati dell’indagine svolta tramite questionari somministrati da Fondazione ISAL durante la Giornata Cento Città contro il Dolore 2015, è emerso che il dolore cronico colpisce tutti trasversalmente, con un picco massimo dopo i 60 anni di età; alla base dello sviluppo di condizioni dolorose persistenti vi sono patologie estremamente diffuse quali artrosi, artropatie reumatiche ed ernie discali.
Per quel che riguarda la terapia, solo il 26% delle persone che soffrono di dolore cronico ha sperimentato trattamenti con medicinali della categoria degli oppiacei, mentre i farmaci antiinfiammatori e antidolorifici generici restano in cima alla lista delle terapie nonostante i rilevanti effetti collaterali riscontrati nel 25% dei casi; ciò anche a causa di una sensazione comune delle persone, e talora dei medici, che porta a valutare l’antiinfiammatorio come soluzione al dolore senza considerare come spesso in molte patologie dolorose, specie da disnocicezione muscoloscheletrica, abbiamo un beneficio maggiore proprio i farmaci della categoria degli oppiacei.
La conoscenza dei centri specializzati per la cura del dolore resta ancor oggi troppo scarsa e il 22% delle persone colpite da dolore, o vicine ad una persona che ne soffre, afferma di non aver mai ricevuto alcun orientamento verso una cura adeguata. In generale, un 33% degli intervistati si definisce soddisfatto della terapia che segue, o che è seguita da una persona di loro conoscenza colpita da dolore, mentre il 18% si dichiara completamente insoddisfatto.
L’urgenza di fornire risposte a queste problematicità si sostanzia ulteriormente in relazione ad un ulteriore importante dato emerso, un dato che è molto interessante poiché dimostra come le persone abbiano acquisito una nuova sensibilità verso il tema del dolore: la maggioranza assoluta degli intervistati considera il dolore cronico come una vera e propria malattia in sé.
Proprio al fine di ottenere questo riconoscimento soprattutto in termini di cure e servizi adeguati, Fondazione ISAL lancia l’appello Per una Vita senza Dolore nella Giornata del primo ottobre con la partecipazione di cittadini, volontari, medici e associazioni nazionali e internazionali. Durante la Giornata Cento Città contro il Dolore, nelle piazze e nelle strutture sanitarie delle principali città italiane ed europee, volontari e medici saranno a disposizione delle persone per svolgere consulenze mediche gratuite, dare informazioni sul dolore cronico e sulle possibilità di trattamento e di cura, far conoscere l’esistenza dei tanti centri di terapia del dolore sparsi sul territorio nazionale e raccogliere fondi destinati alla ricerca.
Anche la città di Grosseto partecipa alla Giornata: l’appuntamento con medici e volontari è in piazza Ettore Socci dalle 11 alle 19.
La raccolta fondi per la Fondazione Isal è organizzata dalla Mutua per la Maremma.