“Amazzoni” è racconto, è corpo, è consapevolezza nell’incontro tra maschile e femminile.
Si presenta così lo spettacolo teatrale, che andrà in scena in anteprima sabato 16 aprile, alle 16.30, alle Casette cinquecentesche del Cassero di Grosseto.
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dall’associazione Perle onlus, dall’associazione culturale Escargot, dal Comune di Grosseto e dall’Azienda sanitaria locale allo scopo di sensibilizzare i cittadini sui disturbi del comportamento alimentare.
La rappresentazione teatrale, la cui drammaturgia e regia sono a cura di Federico Guerri e di Escargot, ha per protagonisti i ragazzi del progetto Aracne di teatro, danza e musica e prevede la partecipazione degli allievi della scuola di danza Centro danza acsd di Angela Scrilli.
Lo spettacolo è inserito nell’ambito di una giornata mirata a fare il punto della situazione con esperti, volontari e operatori della sanità e dell’associazionismo; tutti soggetti impegnati a lavorare e a collaborare attivamente con il Centro disturbi del comportamento alimentare dell’Asl Toscana sud est anche con eventi finalizzati a far conoscere questa realtà, per individuare i casi e intervenire tempestivamente.
Per questo motivo il Comune ha aderito all’iniziativa; per sostenere cioè l’attività di divulgazione su tematiche sempre più attuali e vicine a molti giovani e alle loro famiglie.
All’evento “Ancora insieme per i Dca” interverranno il sindaco di Grosseto e gli assessori comunali alla cultura, Giovanna Stellini, e alle politiche sociali, Antonella Goretti.
Sono inoltre previsti alcuni momenti di riflessione e approfondimento con Maurizio Riccetti, responsabile del Centro aziendale per i Dca, e Mirella Falsini, presidente dell’associazione Perle e di Consult@noi.
Sarà inoltre presentato un video con immagini selezionate dalle operatrice e dagli ospiti del Centro semiresidenziale “Il Mandorlo”, struttura della Asl Toscana sud est dedicato al trattamento dei disturbi dell’alimentazione.
Come contrastare e curare i Dca: i servizi dell’Azienda sanitaria locale
I Dca, come bulimia, anoressia e disturbi da alimentazione incontrollate, rappresentano, infatti, una vera e propria emergenza sanitaria e sociale. Si stima che in Italia colpiscano circa 2 milioni di giovani e i dati sono allarmanti: ogni 1000 adolescenti, ne soffrono circa 100, mentre 10-20 soffrono delle forme più gravi di anoressia e bulimia. Il loro trattamento richiede interventi di presa in carico multidisciplinari, terapeutici e riabilitativi spesso lunghi e complessi.
Per questa ragione, dal 2008, la ex Asl di Grosseto ha costituito un Centro aziendale per i disturbi del comportamento alimentare (con sede all’ospedale Misericordia), nei cui ambulatori lavora un team di specialisti composto da medici, psicologi, dietisti, con il compito di fare diagnosi, individuare il percorso terapeutico e seguire i pazienti dal punto di vista medico e psicologico.
Da dicembre 2011, all’attività ambulatoriale si è aggiunta quella semiresidenziale con l’apertura del centro “Il Mandorlo”, una struttura di secondo livello realizzata e gestita dalla Asl all’ospedale Misericordia (nei locali di fronte alla Diabetologia, al piano –1), grazie alla collaborazione dell’associazione ‘Perle Onlus’ di Grosseto, che collabora con la Asl mettendo a disposizione proprio personale per seguire i pazienti del Mandorlo. In questa struttura viene offerto un trattamento di tipo semi-residenziale per 8 pazienti tra i 15 e i 30 anni, con programmi terapeutico-riabilitativi elaborati da un’equipe multidisciplinare e calibrati su ogni singolo caso.
Entro la fine del 2017, con il completamento del centro di Casa Mora, nel comune di Castiglione della Pescaia, la Usl sud est avrà anche una propria struttura residenziale, peraltro di riferimento regionale, destinata alla cura e alla riabilitazione dei pazienti con Dca,